Le pagelle del Cesena - Garritano re della mediana, Balzano instancabile
Agliardi 6 - Non ha un grandissimo lavoro, malgrado un buon primo tempo del Benevento. Nella ripresa, poi, non si sporca neanche i guantoni. Esce a vuoto sul gol di Chibsah, a partita già ampiamente in tasca.
Perticone 6 - Sulla sua corsia c'è Eramo che oggi non incide, grazie anche alla buona marcatura del centrale bianconero.
Capelli 6 - Attento e preciso negli interventi, non dà modo al Benevento di far male in zona centrale.
Ligi 7 - Oltre ad un'ottima prova difensiva, il plus è quel gol che trova nella ripresa con una coordinazione splendida. Un punto in più per il coefficiente di difficoltà.
Balzano 7 - Stanotte, probabilmente, se andassimo al 'Manuzzi', lo troveremmo ancora lì a percorrere chilometri sulla sua fascia di competenza. Instancabile, mette tanti cross insidiosi al centro per altro. Dall'80' Rodriguez s.v.
Crimi 7 - Ha il merito di aprire le danze, sfruttando al meglio uno dei suoi classici inserimenti e soprattutto un'incertezza di Cragno. Taglia e cuce per tutta la partita e, quando deve, distrugge il gioco avversario.
Laribi 6 - A dire il vero, il suo primo tempo è disastroso. Sbaglia tutti i passaggi, anche quelli più semplici. Poi, però, nella ripresa realizza il 3-0 guidando e concludendo una perfetta ripartenza.
Garritano 7,5 - Anche se non segna, è uno dei migliori in campo e lo testimonia l'applauso scrosciante del 'Manuzzi' quando esce dal campo. Fin quando ci resta è tra i più pericolosi, ma anche tra i più concreti. Il suo tacco per la rete di Ciano è a dir poco delizioso. Attacca e difende senza fermarsi mai. Un tuttofare della mediana. Dal 72' Vitale s.v.
Falasco 6,5 - Primo tempo in ombra, come se volesse riservarsi tutte le energie per la ripresa, in cui non si risparmia neanche un secondo.
Ciano 7 - Pericolo numero uno del Benevento fin dai primi minuti. Al 67', poi, trova finalmente la rete con una staffilata che non dà scampo a Cragno. Dal 77' Di Roberto s.v.
Cocco 6 - Per i primi cinquanta minuti ha una mira a dir poco scadente. Troppi errori di misura, poi pian piano si avvicina allo specchio, fino a sfiorare la rete nei minuti finali.