Le pagelle del Leverkusen - Donati fa tutto, anche un gol

Leno 6,5 - Attento e preciso nelle uscite. Poco impegnato, a dire il vero, ma offre sicurezza a tutto il reparto. Nella ripresa deve intervenire solo su un destro senza preteste di Hulk.

Donati 7,5 - Qualche incertezza quando si tratta di impostare, però generosità e polmoni non mancano mai. Anzi, prova anche la soluzione personale, finché non trova un grandissimo gol che spiana la strada ai suoi. Serata magica.

Toprak 7 - Molto bene sia in velocità che in concentrazione. Non perde mai la lucidità, anche perché davanti lo Zenit fa davvero poco. Lui esegue alla perfezione i comandamenti di Schmidt e Rondon non la vede mai.

Spahic 7 - Se gli attaccanti di Villas-Boas stentano parecchio è merito anche suo. Preciso negli anticipi e puntuale nelle chiusure. Si fa male in contrasto con Hulk nell'azione che porta all'1-0 di Donati. (dal 60' Papadopoulos 7 - Entra e segna, come nel migliore dei sogni. Poi si limita alla normale amministrazione).

Wendell 6 - Parte a razzo, poi cala alla distanza. Vince il ballottaggio con Jedvaj perché Schmidt vuole una partita prettamente offensiva da quel lato. Peccato per quel doppio giallo che macchia la sua prestazione.

Bender 6,5 - Torna in campo come previsto e si vede che la condizione non è al massimo. Migliora man mano che passano i minuti, come se dovesse spezzare il fiato. La leadership in mezzo non si discute.

Reinartz 6,5 - Da ex difensore, fa il suo davanti la difesa. Scudiero di Bender, bada al sodo. Nel primo tempo prova anche la gloria personale e per poco non la trova grazie a una deviazione fortuita.

Bellarabi 5,5 - Ci si aspettava tanto da lui, tra i migliori in questo avvio di stagione. Non è la serata migliore, succede. (dall'85' Brandt sv - Entra nel finale).

Calhanoglu 7 - Ci prova tanto, anche di testa. Ma sulla sua strada trova un Lodygin ispiratissimo. Sale di rendimento nel secondo tempo, fino a trovare due assist preziosissimi. (dall'82' Jedvaj sv - Scampoli di partita).

Son 6,5 - Il più vivo dei suoi per tutto il primo tempo. A volte eccede nei personalismi, cercando la soluzione forzata piuttosto che appoggiarsi sui compagni. Però è un peccato che gli si può perdonare.

Kiessling 6 - Tanto lavoro sporco, tante sponde e pochi, pochissimi tiri in porta. Si sta specializzando ormai in questo tipo di prestazioni, sembra non farci neppure caso.