Le pagelle del Livorno - Mazzoni rischia il pasticcio, Bernardini salva tutto

Mazzoni 5: in buona sostanza inoperoso per larghi tratti della partita, se non in occasione di una parata comunque avvenuta a gioco fermo. Rischia il clamoroso pasticcio nel finale, lasciando Lupoli da solo a porta praticamente spalancata dopo un'uscita a vuoto.

Bernardini 7: partita precisa e senza errori fino al 92', quando salva i suoi dopo la suddetta uscita a vuoto di Mazzoni, salvando un gol già fatto di Lupoli.

Emerson 6,5: meno pericoloso del solito su palla inattiva, in difesa non corre rischi.

Lambrughi 6,5: come molti suoi compagni, vede variare il suo ruolo spesso in corso di partita. Inizia terzino e poi diventa centrale di sinistra nella difesa a 3. Meglio nel primo tempo, ma ha modo di rendersi pericoloso anche nella ripresa e dietro non offre sbavature.

Maicon 5,5: poco a suo agio nel ruolo di esterno d'attacco, ha bisogno di metri per sviluppare la sua corsa e difatti la sua gara migliora quando si passa al 3-5-2.

Djokovic 5: attento in fase di contenimento, ma non offre un grande contributo alla manovra e non riesce ad incidere sulla partita. Dal 68' Gemiti 6: non spinge più di tanto, ma il suo ingresso coincide con il miglior momento dei labronici e nel calcio le coincidenze non esistono.

Appelt Pires 5,5: abbastanza sottotono, fa il compitino senza dare grande fantasia al gioco della squadra.

Biagianti 6,5: dà dinamismo al centrocampo amaranto, a conti fatti il migliore dei tre centrali di Panucci.

Belingheri 5,5: a metà fra il trequartista e l'esterno, cerca di pungere in un paio di occasioni, senza creare pruriti particolari alla difesa avversaria. Dal 69' Vantaggiato sv: a dispetto degli oltre 20 minuti giocati, in pratica non si vede mai.

Siligardi 6: voto di fiducia, perché è costretto ad abbandonare la contesa al 22' dopo un infortunio al ginocchio. Aveva provato qualche cross ed un paio di conclusioni imprecise, in bocca al lupo per il recupero. Dal 25' Moscati 5,5: anche lui non è proprio a suo agio nel ruolo di terzino destro.

Galabinov 6: sua la prima occasione da rete della partita. Nel primo tempo mette in difficoltà la difesa ciociara, soprattutto grazie alla sua altezza; nella ripresa non riceve più palloni e non riesce a rendersi pericoloso.