Le pagelle dell'Arsenal - Cech spettatore, Coquelin utilissimo

Cech sv - Dopo le paratone contro il Liverpool ,pomeriggio da spettatore a Newcastle. Ingiudicabile.

Bellerin 6,5 - Può spingere con serenità, vista l'immediata superiorità numerica. Ed è quello che sa fare meglio. Su di lui c'era un rigore netto a inizio gara per fallo di Thauvin: Marriner vede male come al solito.

Gabriel Paulista 6 - Dopo la serata di passione di lunedì scorso, non gli pare vero poter trascorrere un pomeriggio di assoluta tranquillità.

Koscielny 6 - Sollecitato quasi mai dagli avanti avversari, si fa apprezzare per leadership e gioco aereo.

Monreal 6,5 - Primo tempo timido, poi si scioglie nella ripresa quando piazza un paio di discese importanti a sinistra con altrettanti cross precisi e non sfruttati dai compagni di squadra.

Coquelin 7 - Ha il merito, relativo, di subire il fallo di Mitrovic che porta al rosso per il serbo. Solita prestazione di generosità e dinamismo, utilissimo alla causa.

Cazorla 5,5 - Con l'uomo in più dopo pochi minuti, da lui ci si aspetterebbe una maggior vena creativa che invece viene risucchiata dai dirimpettai bianconeri. Poco incisivo, non accende mai la luce.

Oxlade-Chamberlain 6 - Ha il grande merito di causare il tocco di Coloccini nella propria porta che decide il match. Per il resto, evanescente e poco presente. (dall'82' Arteta sv - Pochi minuti).

Ramsey 7 - Si muove tra le linee, decisamente meglio rispetto a quando Wenger lo fa partire da destra. Una spina nel fianco continua per gli avversari, uomo chiave per gli schemi offensivi.

Sanchez 5,5 - Non eccelle, né per spirito d'iniziativa né per pericolosità. Dirottato lì largo sulla fascia appare lontano dalla porta e ci mette tanto per intercettare le idee della squadra.

Walcott 5,5 - Paradossalmente, meglio quando le squadra sono in parità numerica. Ha il grosso demerito di fallire una rete facile facile in tap-in. (dal 69' Giroud 5,5 - Finito sorprendentemente in panchina, ci si aspetterebbe la voglia di spaccare il mondo al momento dell'ingresso in campo. E invece entra molle che più molle non si può).