Le pagelle della Croazia - Perisic esalta, male Kovacic e Mandzukic
Subasic 6 - Gli avversari lo impegnano poco, quindi lui fa da spettatore non pagante per quasi tutta la partita, limitandosi all'ordinaria amministrazione.
Vrsaljko 6.5 - Tra i più positivi della prima frazione, l'esterno del Sassuolo spinge tanto e accompagna la manovra offensiva con grande continuità, cercando anche il gol personale. Cala un po' nella ripresa.
Corluka 6 - Non deve fare gli straordinari per arginare l'attacco azero, visto che gli avversari puntavano chiaramente allo 0-0. Prova senza infamia né lode.
Vida 6 - Come il compagno di reparto, si limita a fare il minimo indispensabile. Viene anche ammonito per un fallo abbastanza evitabile.
Pranjic 6 - Un po' in ombra nel primo tempo, comincia a spingere con maggior decisione nel secondo quando sfodera anche qualche cross interessante per Mandzukic.
Badelj 5.5 - Viene schierato a sorpresa dal primo minuto e non convince pienamente. Tanti i palloni persi e poca partecipazione alla manovra croata, sebbene non sia questa la qua prerogativa. Dal 59' Kovacic 5 - Entra in campo giusto in tempo per prendersi un giallo (era diffidato) e per divorarsi il vantaggio.
Modric 6.5 - Il regista del Real Madrid disegna calcio, mettendo il suo zampino in ogni occasione più pericolosa costruita dai croati. Cala nella ripresa, fino alla sostituzione. Dal 72' Brozovic 5.5 - Non ha il tempo di incidere su un match già incanalato sullo 0-0.
Pjaca 6.5 - Dopo aver brillato nei preliminari di Champions League, il talento della Dinamo Zagabria fa vedere le sue qualità anche stasera, anche se in maniera non troppo continua.
Rakitic 5.5 - Il fuoriclasse del Barcellona si accende in maniera un po' troppo intermittente, senza rendersi quasi mai pericoloso dalle parti di Agayev.
Perisic - 6.5 C'era grande attesa per vedere in campo il neo acquisto dell'Inter e l'ex Wolfsburg non delude. Il croato resta sempre nel vivo dell'azione e colpisce anche una traversa. Dall'83 Kalinic s.v.
Mandzukic 5 - Gli arrivano diversi cross, ma i suoi colpi di testa non sono mai pericolosi e non creano mai alcun affanno alla difesa dell'Azerbaigian. Appare ancora lontano dal top.