Le pagelle della Real Sociedad - Pardo disegna calcio, Jonathas ne fa due

Rulli 6 - Qualche uscita, un paio di parate semplici. Un solo brivido reale. Insomma, serata da compitino.

Zaldua 7 - Attento e concentrato, sebbene per quasi tutto il match viene impensierito raramente. Poi rimedia un giallo, soffre Burgui e allora Eusebio lo toglie per evitare guai. (Dall'82' De la Bella sv - In campo nel finale, entra nell'azione della manita).

Mikel Gonzalez 7 - Gli attaccanti avversari non fanno paura, lui gestisce come sa e nel finale evita anche la rete della bandiera dei catalani.

Iñigo Martinez 7 - Fisico imponente, stacca che è un piacere. Gli avversari di testa non lo passano, palla a terra nemmeno ci arrivano.

Litri 7,5 - Bella prova del giovane terzino di Eusebio, che grazie alla sua velocità chiude tutto anche al cospetto di un cliente difficile come Perez.

Reyes 7 - Gol e non solo. E' forse la mossa decisiva di Eusebio, che lo sceglie per schierarlo in mezzo al campo (lui che è un difensore) in modo da dare più equilibrio a tutto l'assetto. Esce per crampi. (Dal 72' Xabi Prieto 6 - Prova qualche giocata delle sue a gara già in ghiaccio).

Illarramendi 7 - Vince facilmente il duello con i dirimpettai di serata, che si rivelano davvero inconsistenti. Sostanza più che qualità: gara più di lotta che di governo.

Vela 8 - Subito l'assist al bacio per Jonathas, poi il gol d'autore che schianta l'Espanyol già dopo 8 minuti. Avrebbe le chance per arricchire il pallottoliere, ma le spreca: peccati veniali da poter perdonare in una serata così.

Pardo 8 - Tre assist per gradire. Manda in gol prima Vela con un perfetto lancio filtrante, poi serve a Oyarzabal una palla deliziosa e, infine, indirizza direttamente da angolo sulla testa di Reyes. Disegna calcio.

Oyarzabal 7,5 - Ottima prestazione per il canterano, abbellita con il primo gol nella Liga. Eusebio potrà contare su un'arma in più anche in considerazione dei tanti infortuni. (Dal 76' Bruma 6 - giusto il tempo per qualche spunto).

Jonathas 8 - Il lob che stappa il match è il suo. Poi lotta e fa a sportellate per aprire varchi ai compagni, risultando decisivo. Finché non chiude i conti con la doppietta personale che vuol dire anche manita.