Le pagelle della Roma - Salah cambia la musica, Dzeko ritrova il gol
Szczesny 6 - Compie più interventi con i piedi che con le mani. Libero aggiunto, soprattutto quando deve arginare le sgroppate di Mbakogu.
Florenzi 6 - Il capitano giallorosso non imperversa sulla fascia come nei tempi migliori, ma offre comunque una prestazione sufficiente.
Rüdiger 5 - Compie un'ingenuità clamorosa sul pressing feroce di Mbakogu che poi porterà alla rete di Lasagna. Ha la fortuna che i suoi compagni, in seguito, riusciranno a rimediare.
Manolas 6 - La velocità degli avanti del Carpi lo costringe al lavoro extra, ma lui, con posizione e concentrazione, se la cava egregiamente.
Digne 6 - Di cross, a dire la verità, ne mette in mezzo pochi. Gli va meglio quando, invitato alla conclusione da compagni in campo e in panchina, indovina il golazo del vantaggio.
Vainqueur 5.5 - Nel centrocampo a due non è certamente a suo agio. Poco filtro e geometrie rarissime.
Nainggolan 6.5 - Combatte dal primo al 95 minuto, facendo un gran lavoro di accompagnamento offensivo. La mira gli fa difetto, ma ha il merito di aprire una breccia in area sul gol del 3-1 di Salah.
El Shaarawy 5.5 - I palloni che tocca nei suoi 45 minuti di partita si contano sulle dita di una mano. Con una sua accelerazione svernicia Suagher costringendolo al fallo e alla conseguente ammonizione. Ma è davvero troppo poco. Dal 45' Pjanic 6 - Irrobustisce il centrocampo, dando la giusta quadratura ad una squadra piuttosto sfilacciata nel primo tempo.
Perotti 6 - E' l'unica soluzione di raccordo tra centrocampo e attacco quando si gioca palla a terra. Peccato per lui che questa sera la squadra opti molto di più per la soluzione più facile e comoda: palla lunga verso Dzeko e pedalare.
Salah 7 - La Roma, questa sera, veste sicuramente le sue due maschere. Sciupona nel primo tempo (traversa da un metro dal traguardo sul gong dei primi 45 minuti), maledettamente cinica e concreta nel secondo (assist per Dzeko e gol del tris). Dal 90' Emerson sv
Dzeko 7 - Lavora meravigliosamente nel ruolo di pivot, aprendo spazi impensabili nella retroguardia del Carpi. Il gol, il quarto in campionato, è manna dal cielo dopo un periodo di astinenza troppo lungo per un bomber come lui.