Le pagelle della Sampdoria - Disastro Eder, Maxi Lopez battuto due volte

Da Costa 5,5: Non ha grosse colpe sui quattro gol dell'Inter, anche se una sua respinta errata del cross di Palacio sui piedi di Icardi poteva costare un altro gol.

De Silvestri 4,5: Prova da brividi per il laterale scuola Lazio, in ritardo sull'1-0 e sovrastato da Samuel in occasione del 2-0. Insomma, il suo zampino in negativo c'è su due gol su quattro.

Mustafi 6: In difesa è l'unico a salvarsi un minimo, se non altro perché non commette grossi errori. Nel primo tempo controlla bene Icardi ad eccezione dell'1-0, quando non è lui a marcarlo.

Gastaldello 5: Prova da brividi anche per l'esperto centrale, che non è al top e si vede. Si guadagna un rigore, ma Palacio dalle sue parti ha vita troppo facile.

Regini 5: Viene a tratti sovrastato da D'Ambrosio, sul quale commette un fallo da giallo che poteva essere rosso.

Soriano 5: Viene ammonito nel primo tempo, ma nella ripresa per almeno due volte viene graziato dal secondo cartellino. Decisamente troppo nervoso, inspiegabilmente. Un miracolo di Handanovic gli nega la gioia del gol.

Palombo 5,5: La sua esperienza da sola non basta con i suoi in inferiorità numerica. Nel finale crolla anche lui nel disastro generale. Dall'84' Lombardo s.v.

Obiang 5: Prova da dimenticare anche per lo spagnolo, che perde praticamente tutti i contrasti e lascia agli avversari palloni pericolosissimi. Involuto. Dal 58' Krsticic 5: Non apporta alla squadra il beneficio sperato da Sakic, anche perché la gara appare già in ghiaccio al suo ingresso in campo.

Sansone 6: Solo una parata miracolosa di Handanovic gli nega la gioia del gol. È uno degli ultimi a mollare, anche se è poco assisitito. Dal 67' Okaka 5,5: Non ha modo di incidere granché sulle sorti del match.

Maxi Lopez 5: Sentiva oltre misura questa partita e lo dimostra fin dalle prime battute. Questa tensione, però, si traduce negativamente con il rigore fallito. Alla fine l'ex amico Icardi lo ha battuto due volte.

Éder 4: Cambia in negativo la gara facendosi prima ammonire per simulazione e poi facendosi espellere per aver acceso una rissa in campo. Ingenuità clamorosa che costa cara.