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LIVE TMW - Albertini: "In FIGC comanda più Lotito di Tavecchio"

LIVE TMW - Albertini: "In FIGC comanda più Lotito di Tavecchio"
venerdì 7 novembre 2014, 00:152014
di Raimondo De Magistris
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00.15 - Tavecchio arriverà a fine mandato? "Credo di si".

00.15 - Quale è il giocatore più forte con cui hai giocato? "Sicuramente van Basten".

00.10 - Perché a Roma si vince così poco? "La Lazio ha vinto recentemente due volte la Coppa Italia, la Roma lo scorso anno ha disputato un grande campionato e quest'anno è attrezzata per vincere lo Scudetto".

00.08 - C'è in questo momento un Albertini in campo? "Non lo so. Sicuramente Pirlo resterà nella storia del calcio Mondiale".

00.07 - Barbara Berlusconi ti stima. "Mi fa piacere, la stima è condivisa. Potresti lavorare con Galliani? Non è una domanda che mi sono fatto".

00.06 - Tu hai giocato nel vero Milan. Che differenze ci sono con questo? "Avevamo in squadra 14 giocatori di Milano. Adesso, invece, il Milan cambia quattro-cinque giocatori l'anno e facendo così diventa difficile assemblare un gruppo. C'era un senso di appartenenza fortissimo e in quel momento lì si potevano acquistare solo tre stranieri. E si acquistavano forti".

00.05 - Anche tu avresti scelto Conte come ct? "Sarebbe stato impossibile non contattarlo. In quel momento c'erano, comunque, anche altri allenatori molto importanti. Oltre a Conte c'erano Mancini, Allegri, Zaccheroni e Spalletti. Fare il ct è molto diverso rispetto a fare l'allenatore di club".

00.00 - Quali sono state le cause della disfatta Mondiale? Non c'è stato il giusto mix tra giovani e vecchi e non s'è creato il gruppo che serve nel momento di difficoltà. Balotelli gestito male? La gestione dello spogliatoio competeva al mister e allo staff tecnico. Per quanto riguarda la federazione Mario è stato gestito nel modo migliore. Credo non sia arrivato pronto per disputare il Mondiale. Deve imparare a stare in un gruppo, quando ci riuscirà farà vedere tutto il suo talento. Prandelli è stato un errore? No, assolutamente. Non dobbiamo dimenticarci il secondo posto all'Europeo e il terzo alla Confederations Cup".

23.59 - Carraro influisce ancora sul calcio italiano? "E' stato sponsor di Tavecchio, è un dirigente di lungo corso e conosce sia i movimenti romani che quelli internazionali. E Abete? Non credo si sia dimesso a causa del Mondiale. La Federazione in questi anni ha rispettato le scelte di Prandelli".

23.43 - Qualcuno ti ha voltato le spalle? "C'è stato qualcuno che ha millantato un appoggio, salvo poi fare altre scelte".

23.36 - Quali erano i suoi tre punti cardine? "Quello più importante era sicuramente di formare i giocatori internamente. Le seconde squadre o le convenzioni sportive come accade quest'anno a Prato con l'Inter sono soluzioni attuabili. Poi avere Coverciano come centro strategico per la formazione degli allenatori. Infine, rivedere le percentuali al momento delle votazioni. La Lega Pro e la Serie D da soli possono decidere in questo momento il presidente della FIGC".

23.32 - Cosa hai sbagliato durante la campagna elettorale? "Forse ho sbagliato prima, non in campagna elettorale. Io, però, prima del Mondiale mi ero dimesso proprio perché credevo in un percorso futuro. Extracomunitari? Ci vorrebbe una commissione di qualità per evitare di far venire troppi giocatori non inadeguati. Io nel mio programmo ho scritto che il nostro problema non sono gli extracomunitari, ma il fatto che non difendiamo il nostro patrimonio interno".

23.28 - Qualcuno ti ha voltato la faccia? "In campagna elettorale ci sono dialoghi continui, soprattutto con i presidenti di Lega che alla fine hanno fatto scelte differenti. Fino a quando alcuni presidenti di Serie A cambiano idee ogni cinque minuti diventa tutto più difficile".

23.25 Con Galliani i rapporti non sono buoni? "Non mi ha sostenuto come detto, probabilmente non condividevamo le stesse idee o c'erano tempistiche diverse. Il nostro calcio è improntato su un mercato non di qualità ed è proprio questo che bisogna riaprire, soprattutto internamente".

23.18 - Cosa pensi della famosa frase di Tavecchio? - Ci ha messo in difficoltà a livello Mondiale, le sanzioni di UEFA e FIFA sono un qualcosa di normale. C'è una democrazia e Tavecchio è stato votato. La famosa frase è stata detta prima delle elezioni, eppure è stato votato. E' stato ritenuto idoneo. Comanda più Lotito o Tavecchio? Io credo Lotito. Rappresenta gran parte della Serie A, è stato nominato come rappresentante in federazione e ha tutto il diritto di portare avanti le idee che, teoricamente, dovrebbero essere quelle di tutti e non solo le sue".

23.08 - Perché l'Italia s'è voluta fermare ancora una volta votando Tavecchio? "Non lo so. S'è intrapresa una strada da diversi anni dettata da un mercato straniero e non dalla costruzione in casa dei nostri talenti. Gli altri paesi costruiscono, mentre noi quando ne troviamo qualcuno buono lo vendiamo all'estero. Stiamo formando giocatori per gli altri campionati. Io, invece, credo serva essere autosufficienti. Bisogna riaprire un mercato interno che darebbe vita all'autofinanziamento delle categorie inferiori. Il nostro calcio è molto appetibile per le televisioni, ma il problema è come spendiamo questi soldi. La qualità delle nostre squadre non è all'altezza delle altre compagini europee".

23.05 - Parla Demetrio Albertini ai microfoni di SportItalia. Ospite in studio, l'ex vice-presidente della FIGC parlerà della sconfitta con Tavecchio in estate per il ruolo di presidente di FIGC, del suo Milan, dello stato di salute del calcio italiano e non solo.