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Malagò: "La morte di Esposito? Manca cultura, ora si riparta dalla scuola"

Malagò: "La morte di Esposito? Manca cultura, ora si riparta dalla scuola"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 25 giugno 2014, 13:362014
di Alessandra Stefanelli

Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Un pensiero alla scomparsa di Ciro Esposito: "Lo sport deve cominciare dall'ambiente della scuola, dobbiamo assumerci delle responsabilità in questo senso. È chiaro che oggi è una giornata triste, che fa riflettere per le polemiche che ci sono state dopo la finale della Coppa Italia. Devono riflettere tutti gli italiani, non solo i tifosi di una squadra o dell'altra. Non c'è cultura sportiva, ho sempre sostenuto il fatto che bisogna partire dall'istruzione. Questa cultura è figlia di un passato in cui si è preferito investire su altre cose".

Da dove si può ripartire: "Non è un discorso che si possa risolvere dalla mattina alla sera, bisogna seminare e poi si raccoglieranno i frutti. C'è un problema che riguarda tutte le categorie, anche i dirigenti sportivi devono essere persone irreprensibili che devono trasmettere dei valori".

Sull'eliminazione dell'Italia: "Nel calcio, soprattutto quando c'è equilibrio, gli episodi sono quelli che determinano i risultati, ma non sono d'accordo con chi dice che meritavamo noi anziché la Costa Rica o l'Uruguay. Faccio i complimenti a Buffon che ha avuto una grandissima lucidità. Non ho sentito Abete questa notte, lo chiamerò oggi. Credo che la sua decisione e quella di Prandelli siano molto diverse. Il primo si sarebbe dimesso anche senza questo risultato, Prandelli è una persona molto seria e si è assunto le proprie responsabilità con onestà intellettuale. Si sono comportati da persone che meritano rispetto".

Azzerare tutto e ripartire? "Nel Coni esistono 45 federazioni e tantissime discipline sportive, in ogni federazione esistono tantissimi altri sport. Non posso dire io chi o cosa vada confermato. A prescindere dall'opinione personale, dopo delle dimissioni di Abete è giusto che chi arriva faccia i conti con le dimissioni di Prandelli. Ora Abete ratificherà le dimissioni al consiglio, poi ci saranno tutta una serie di considerazioni che andranno fatte a 360°".