Marcello Chirico: "Scudetto Juve, fine dei giochi"

Fine dei giochi, perlomeno per quanto riguarda lo scudetto. A meno che , d'ora in avanti, non le vinceremo tutte, ma la vedo dura se non addirittura impossibile. Perché questa squadra è camaleontica, in senso negativo: non appena mostra progressi, immediatamente dopo regredisce. Bastano tre giorni a questa Juventus per resettarsi e tornare al "punto zero", ed è davvero un fenomeno inconcepibile. Quando pensi (e vedi) di aver ritrovato quei meccanismi, quelle geometrie che sembravano dimenticate, quando si rivede finalmente un buon gioco espresso sul campo, patapùnfete!, rieccoti di nuovo la squadra pasticciona e impresentabile d'inizio stagione. Quella che perdeva punti di continuo, e che non poteva non riperdere col Sassuolo. Facendo saltare i nervi e la pazienza non solo a noi tifosi ma anche a dirigenza, allenatore e capitano. Perché Buffon mi pare abbia parlato chiaro, con appunto l'autorità e la responsabilità di un capitano vero: certe figure da poveri pellegrini siamo stufi di farne, la Juve vista in campo a Reggio Emilia è stata indegna. E chi s'attacca all'arbitraggio (pessimo) è un perdente, non è da Juve. Giusto, bravo Gigi!
Il problema di Reggio Emilia è stato anche Gervasoni , col suo metro di valutazione dei falli molto discriminatorio e unilaterale, ma non il principale. Il problema vero è il modo in cui continua ad esprimersi la squadra: incomprensibilmente nervosa, e quindi molto fallosa, ma anche priva di idee, svogliata, brutta. Vero, paradossalmente abbiamo giocato meglio in inferiorità numerica, meritando per mole di lavoro espressa (diciamo così) pure il pareggio. Ma la qualità del lavoro svolto non è stata sicuramente di buon livello: è inutile schiacciare per un tempo (il 2°) il Sassuolo nella propria metàcampo e poi, arrivati davanti all'area, non sapere mai cosa fare, come finalizzare un'azione. Le occasioni vere sono state casuali e frutto di individualità: un tiro di Pogba da fuori area che Pegolo è andato a prendere all'incrocio dei pali, un altro tiro di Pogba finito di poco a lato, un tiro di Cuadrado sul primo palo deviato in angolo ancora da Pegolo. Stop.

Dopodiché tanta fuffa. In sintesi: sconfitta meritata.
Come sempre, e com'è prassi, è partita la caccia ai colpevoli. Più dell'arbitro, secondo me, il primo colpevole della sconfitta di Sassuolo è stato Chiellini, perché con le sue mattàne e la conseguente espulsione ha penalizzato non poco la squadra. Da uno come lui, con la sua esperienza, ci si aspetta un atteggiamento meno infantile e più responsabile, invece è stato tutto il contrario. Ti hanno fischiato il fallo, ma cosa cavolo protesti! E dopo 5 minuti, sapendo di essere già stato ammonito, perché ti rimetti a fare a sportellate con Berardi? Incomprensibile.
Secondo grande colpevole: l'attacco. Metti Dybala, togli Dybala, metti Mandzukic,togli Mandzukic, chi la butta dentro? Nessuno. Chi tira in porta? Nessuno. Morata & Zaza compresi. L'ho già detto altre volte, ma repetita iuvant (forse): se non tiri, quando segni? Mai. Abbiamo degli attaccanti scarsi? Non credo, però al momento questa è l'impressione data all'esterno. Poi è anche vero che per mettere in condizione gli attaccanti di segnare serve un'organizzazione di gioco, che per ora non c'è. E qui, credo, che qualche domanda debba porsela pure il mister. Sul quale non voglio infierire, tanto ci penserete voi.