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Marco Gaburro: "Mi aspettavo di più dalla Lega Pro"

Marco Gaburro: "Mi aspettavo di più dalla Lega Pro"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
venerdì 30 settembre 2011, 21:162011
di Lorenzo Casalino
fonte Alessandro Sesani - TuttoAlbinoLeffe.com
L'ex allenatore della Primavera dell'AlbinoLeffe dipinge un quadro generale sulla Serie B e sulla Lega Pro, esprimendo le sue opinioni riguardo le ultime tendenze mostrate sui campi del professionismo italiano

Marco Gaburro, trentotto anni, nelle ultime due stagioni sulla panchina della Primavera dell'Albinoleffe, sta alla finestra. Perché nessuna chiamata estiva?
"E' una cosa che ho già chiarito a suo tempo. Non ci sono misteri. Il rapporto con l'Albinoleffe si è interrotto molto tardi e non ho avuto modo di muovermi. Le situazioni che si erano aperte non corrispondevano a quello che andavo cercando e quindi ho deciso di aspettare".

Cosa alla quale, rivedendo il suo curriculum, è piuttosto abituato...
"In effetti sono entrato in corsa diverse volte, ricordo Trento, Portogruaro e Mezzocorona, in particolare a Poggio Rusco in Serie D sono subentranto centrando la promozione. Credo che prendere le redini di una squadra in corso d'opera sia una "specialità" diversa dal saper preparare una squadra durante il ritiro estivo. Serve una grande capacità di capire al volo l'ambiente, il gruppo e soprattutto le priorità di intervento. Non si può arrivare con un proprio progetto, bisogna costruirlo su misura ed in breve tempo".

Come vede il panorama della Lega Pro?
"E' in una fase transitoria. In estate sono stati introdotti dei cambiamenti che vanno metabolizzati. In un momento di crisi economica le società sono state "costrette" a sposare la politica dei giovani, ma alcune l'hanno sofferta, o perché si sono mosse tardi, o perché hanno inserito gli under 20 in organici già definiti, rompendo gli equilibri. Resta il fatto che si è scatenata una incredibile corsa estiva al giovane che ha portato molti ragazzi a trovarsi catapultati a livelli troppo alti rispetto alle proprie capacità, ne è conseguito un inevitabile abbassamento della qualità. Alla luce di quanto successo il primo anno credo che bastassero due under 20 in Seconda e uno in Prima. Tanto poi chi vuole fare la squadra giovane e prendere più contributi sa che politica adottare".