Mauro Suma: "La meravigliosa immagine di Higuain che canta sotto la curva"
Una ultima cosa su Napoli.
Meravigliosa. Il dopo Napoli-Sassuolo è stato da brividi. Napoli è la città che più di ogni altra sa riportare il calcio al suo senso di festa di popolo, di sport condiviso con la gente. Quell'Higuain che per cinque-sei minuti non ce la fa a staccarsi dal coro "un giorno all'improvviso" cantato insieme ai suoi tifosi, è l'unica vera, grande immagine da cui dovrebbe farsi rappresentare il calcio italiano. Il coro non finiva mai, si autoalimentava. E ogni volta che ripartiva, Pipita sorrideva all'idea che fosse ancora più carico e bello del precedente.
Sono questi i momenti che l'Italia deve cucirsi addosso. Siamo troppo abituati alle brutte immagini del calcio, dal fallo da rigore contestato alla rissa in campo, che rischiamo di perdere l'attimo. E invece quello di Higuain e di tutta Napoli abbracciati insieme dopo una partita di calcio, ma chi se ne frega della classifica Zvone, guarda ed emozionati, è una catarsi che non va persa. Se Napoli continua a riuscire con il suo campione, con il suo gioco e con le sue feste, a portare l'aroma del suo caffè e la musicalità dei suoi vicoli su un campo di calcio, non sarà un anno perso sulla scia dell'abbruttimento generale questo. Ma un anno bello, un anno in più. Grazie ad una Napoli che quando decide di non finire mai, è da sempre per distacco la prima in classifica.