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Milan, Fedele: "Welcome Mr Bee ma i ruoli di Galliani e Barbara non si toccano"

Milan, Fedele: "Welcome Mr Bee ma i ruoli di Galliani e Barbara non si toccano"TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
martedì 4 agosto 2015, 07:472015
di Redazione TMW
fonte Furio Fedele

Benvenuto Mr. Bee sul pianeta Milan. Un mondo che bisogna conoscere bene, dove bisogna muoversi con mille cautele. Premesso che sono gradevoli e graditi, ovviamente, i 480 milioni di euro portati in dote per il 48 per cento delle azioni, è giusto anche considerare che il club rossonero presenta già garanzie e progetti in essere che vanno rispettati e definiti. Innanzitutto i ruoli di Barbara Berlusconi e Adriano Galliani sono di primaria importanza. Lady B, nonostante la giovane età, ha già dimostrato di sapersi muovere con disinvoltura fra innovazioni (Casa Milan) e continuità. Barbara Berlusconi è stata l'unica dei figli del presidente a dimostrare effettivamente un interesse costruttivo nei confronti del club. Il suo team di lavoro sta perlustrando con grande attenzione nuovi settori e mercati dove espandere il brand rossonero, Asia compresa.

Adriano Galliani è difficilmente sostituibile sul fronte mercantile dove non basta avere tanti, anche tantissimi, soldi per poter essere sicuri di fare bene e di avere successo. Attenuatosi, almeno per il momento, il feeling con la Doyen Sports alla luce dei rocamboleschi fallimenti delle trattative per Jackson Martinez e Geoffrey Kondogbia, l'ad rossonero ha saputo riprendere quota anche quest'estate nonostante l'involontaria falsa partenza. Segno evidente che Galliani sa come e dove muoversi. Con o senza denaro (un anno fa ha ingaggiato, a parametro zero, Menez e Diego Lopez...), ha sempre ottimizzato risorse ed energie. Domanda: Mr. Bee sarebbe in grado di discutere alla pari, soprattutto in questa fase iniziale, con Galliani per la progettazione di un Milan forte e vincente? E, comunque, sarebbe già in grado di affiancare all'attuale ad un team altrettanto capace e motivato? Nel calcio, purtroppo, è molto facile sprecare tempo e soldi. La pazienza dei tifosi rossoneri è al limite: dopo due anni di umiliazioni non hanno più intenzione di concedere altro credito. A nessuno.

Non si capisce poi come Mr. Bee, almeno così sembra, non possa e voglia essere motivato e stimolato ad affrontare un'avventura redditizia e affascinante come la costruzione dello stadio di proprietà del Milan. Non si tratta di un vezzo, di un capriccio o di un'esaltazione modaiola. Tutt'altro: lo Stadium della Juventus ha dimostrato, come si è già visto in mezza Europa, come l'importanza di un impianto di gioco moderno, funzionale e autonomo costruito solo ed esclusivamente per il calcio possa influire sul rendimento di una squadra. Fra l'altro considerato il fatto che Mr. Bee è animato giustamente dalla ricerca di business, il nuovo stadio sarebbe in grado di garantire introiti immediati e quotidiani perchè è stato pensato e verrà costruito proprio per queste finalità «vivendo» e lavorando sette giorni su sette. Tenendo conto anche del fatto che Milano, come del resto Roma, è una delle poche città europee che ha due squadre di rango europeo costrette a dividersi un solo stadio e i disagi derivanti una convivenza scomoda e poco redditizia.

Quindi questo Milan non può prescindere, almeno per un bel po' di tempo, da certe priorità. Basti pensare che, a differenza di molti altri sport, gli sponsor anche se importanti, ricchi e generosi non posso contaminare la ragione sociale del club. Che viene sempre e comunque individuato per la sua originale e inconfondibile carta d'identità.