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Milan, Furio Fedele: "Caccia al colpevole"

Milan, Furio Fedele: "Caccia al colpevole"TUTTO mercato WEB
martedì 6 ottobre 2015, 12:162015
di Redazione TMW
fonte Furio Fedele

I detrattori di Pippo Inzaghi sono serviti. Una settimana fa avevamo evidenziato come la gestione-Mihajlovic fosse già fallimentare rispetto a quella di Superpippo. Con l'aggravante che Mihajlovic ha goduto di un additivo sul mercato estivo di circa 90 milioni di euro mentre Inzaghi, tranne Bonaventura, aveva dovuto viaggiare low cost. Il tracollo, ingiustificato, contro il Napoli lascia presupporre che dopo solo 7 giornate di campionato tutto sia già perduto o quasi... Ma l'aspetto più inquietante del «day after» rossonero è stato l'assoluto silenzio che ha accompagnato la giornata di ieri. Da nessuna parte, a livello ufficiale, è stata presa una posizione nitida e pubblica. Un silenzio che rende ancora più cupo il futuro immediato di un Milan che non c'è più.

Fin da ieri mattina sarebbe stato lecito attendersi un intervento di Casa Milan sul futuro, più o meno attendibile, di Mihajlovic. A maggior ragione dopo contestazione ruvida e velenosa a fine partita. Ma su tutto il fronte rossonero il silenzio che ha scandito la lunga giornata di lunedì ha evidenziato le difficoltà di un club che è di fronte a una nuova e sempre più grave crisi d'identità. C'è la netta sensazione che quell'unità d'intenti che, secondo le cronache, solo una settimana fa in occasione del compleanno del presidente Silvio Berlusconi sembrava compatta e indissolubile sia stata sgretolata dai 4 gol con i quali il Napoli ha affondato il Milan. Ormai completamente alla deriva in classifica, con Mihajlovic che già domenica sera nel dopo-partita ha ceduto doverosamente alla società l'ultima parola sul suo incerto futuro.

La "caccia" al colpevole e i processi sommari si sono sprecati fin dalle prime ore del dopo-Napoli e la lunga sosta per le Nazionali amplificherà ancora di più i problemi di una situazione che sembra irreversibile. L'addio di Mihajlovic viene blandamente quotato solo in virtù di un'altertativa seria e concreta. Ma chi può e vuole sostituire il tecnico serbo in un caos simile? In campo e fuori? Mihajlovic non ha saputo tenere fede alle premesse di un totale rinvigorimento pisco-fisico del Milan. Che, dopo appena 7 giornate di campionato, ha tutti i valori di rendimento di una squadra da retrocessione. I proclami agostani sono già stati liofilizzati dopo una manciata di partite senza che il Milan avesse il problema del turno infrasettimanale.

Dare delle colpe alla società dopo aver messo mano a 90 milioni di euro appare un esercizio molto complicato e pericoloso. Piuttosto c'è il sospetto che i giocatori non siano più tanto entusiasti di essere additati dal loro allenatore come i principali protagonisti negativi di qualsiasi disavventura. A sua volta Mihajlovic fa continui, fin troppi, esercizi di autocritica ma non si riesce a capire come mai dopo oltre 3 mesi il Milan sia ridotto in queste condizioni. Del resto molte scelte di mercato (prima fra tutte quella, costosissima, di Romagnoli) sono da addebitare allo stesso Mihajlovic che ha avuto carta bianca fin dal suo primo giorno di insediamento a Milanello. Il tunnel è sempre più buio e profondo. Si rischia di non rivedere mai più la luce...

MILANO - 04/10/2015 - CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A - MILAN - NAPOLI - DELUSIONE DIEGO LOPEZ - © foto di Daniele Mascolo/PhotoViews