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Moggi: "Se Agnelli conta 32 scudetti perchè devo essere perdonato?"

Moggi: "Se Agnelli conta 32 scudetti perchè devo essere perdonato?"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 24 novembre 2014, 22:282014
di Antonio Gaito

Ospite negli studi Rai per Il processo del lunedì, l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha affrontato diversi temi, tornando ancora su Calciopoli.

Agnelli ha detto che lei può essere perdonato, lei invece dice di meritare un premio. Non ha esagerato? "Lui ha detto un'altra cosa, io non ho niente da farmi perdonare. Andrea non perdonerebbe chi s'è messo in tasca lo scudetto senza averlo vinto. Se la Juventus ha scritto 32 scudetti significa che non ho bisogno di perdono".

La famiglia è divisa con lei, gli Elkann sono molto più duri. "Morto l'avvocato è venuta fuori la guerra per l'eredità. La Juventus era l'unica azienda in attivo, ma non ci hanno difeso come dirigenti bianconeri".

L'avvocato del Brescia e del Bologna nella sua memoria pone alcune domande: perchè usava schede straniere per parlare con arbitri e designatori? "Le schede le usavamo per business commerciali ed acquisto giocatori. Gli arbitri si rifornivano da soli, non da me".

Un tifoso di una piccola deve avere fiducia nonostante il potere delle grandi? "Non ci sono club potenti, ma club più o meno ricche. Anche quelle ricche sbagliano il mercato, noi non abbiamo mai chiesto niente agli azionisti, ma vincevamo perchè eravamo bravi. Mi dispiace solo per gli arbitri che sono stati messi in mezzo che non avevano colpe, dieci archiviati poi sono rimasti quattro che non ci ha neanche mai arbitrato come Dattilo".