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Mondonico: "I Viola possono raggiungere traguardi impensabili"

Mondonico: "I Viola possono raggiungere traguardi impensabili"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 14 settembre 2015, 15:412015
di Chiara Biondini

L'ex tecnico di Napoli e Fiorentina Emiliano Mondonico è intervenuto ai microfoni di Radio Blu.
"Sousa sta facendo giocare tutti e questo non provoca malumori, anzi, rinfranca il gruppo, perché c'è una sana competizione. Tutti giocano perché tutti lo meritano: il minutaggio di Rossi è positivo in questo senso, vista la sua tranquillità nei contrasti e la fluidità nella corsa. Mi ha convinto sulla sua guarigione, adesso deve trovare condizione e non è semplice, c'è bisogno di lavorare duramente e faticare, ma il giocatore è sulla buona strada. Vedo tanti elementi che si alternano in ruoli diversi: sono i cosiddetti giocatori universali, che non danno punti di riferimento. In questa annata, sviluppatasi in un modo troppo strano, qualcosa succederà: mi ricorda l'anno del Verona di Bagnoli, perché manca la grande che uccide il campionato. L'Inter è prima, ma si è resa protagonista di tre partite non positive: anche ieri non si è visto la squadra in grado di dominare il campionato. Credo sia un'annata in cui può succedere di tutto: Torino, Sassuolo e anche i Viola possono raggiungere traguardi impensabili. Non si sa chi vincerà lo scudetto, perché in campo non c'è supremazia da parte dei top club: la Fiorentina deve fare il campionato con l'idea di vincerlo".

"La Juventus è in difficoltà, ora con l'infortunio di Marchisio a maggior ragione è diventata una squadra normale. L'Inter vince perché gioca il calcio più semplice, basato sugli episodi e su un centrocampo muscolare e di quantità.
La Fiorentina deve crederci e pensare che non sia tutto scritto prima, che ci sia ancora quella imprevedibilità tipica delle stagioni del Cagliari di Riva, del Verona di Bagnoli.
I giocatori che sono rimasti a disposizioni durante il break delle nazionali giustamente sono scesi in campo: quando ci sono impegni ravvicinati, tra campionato e altre competizioni, è giusto variare e far giocare chi sta bene fisicamente, anche perché ormai il calcio non è più un discorso di qualità ma di quantità.
La Fiorentina negli anni passati a volte si 'specchiava' troppo in se stesso, ma in questo la squadra attuale sembra molto diversa".