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Mondonico: "Non so quanto Eto'o sia l'ideale per Mihajlovic"

Mondonico: "Non so quanto Eto'o sia l'ideale per Mihajlovic"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 19 gennaio 2015, 11:582015
di Chiara Biondini

"La Sampdoria è la rivelazione perché Mihajlovic ha sostenuto fin dall'inizio che la sua squadra sarebbe stata nella parte sinistra della classifica. Ora non so quanto Eto'o sia l'ideale per Mihajlovic. Ferrero c'è e ci fa: quando vengono i risultati ci si può permettere tutto. Il Milan e Sacchi? I rossoneri e le altre squadre hanno bisogno di preparatori che facciano ben capire come si contrasta in mezzo al campo. Sacchi era uno che sapeva insegnarlo". Queste le dichiarazioni dell'ex allenatore Emiliano Mondonico ospite questa mattina della trasmissione "Pezzi da 90" condotta da Massimo Boccucci sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

La Juve è sempre la più forte e irraggiungibile?
"La Juve fa parlare il campo. Basta un'immagine per capire sino in fondo la sua forza: la rabbia di Chiellini e Marchisio nel chiedere un calcio d'angolo non dato contro il Verona quando già vincevano in scioltezza".

Cosa pensa di Mihajlovic?
"E' una persona vera, lo senti parlare e comprendi che non gira attorno alle cose. Ci mette sempre la faccia e quando perde non da mai la colpa agli arbitri ma parla solo dei suoi giocatori. Adesso è giusto che pensi all'Europa. Non so però se Eto'o sia l'ideale per lui".

Ferrero ci fa o c'è?
"Ci fa e c'è. Tutto ciò che fa è figlio dei risultati: quando si ottengono si può fare di tutto".

Il Napoli ha superato una prova importante contro la Lazio...
"Il Napoli gioca all'italiana. Lo si è visto: ha fatto il gol e poi si è messo lì chiedendo anche agli attaccanti di ripiegare per aspettare e ripartire. Lo chiameremmo all'italiana catenaccio e contropiede".

Milan molto male contro l'Atalanta: Sacchi può avere un ruolo e aiutare la causa?
"Il Milan e le altre squadre hanno soprattutto bisogno di preparatori che sappiano insegnare i contrasti. Se non si vincono i contrasti in mezzo al campo c'è poco da fare. Questo fa la differenza".

Nella finale di ritorno di Coppa Uefa del suo Torino ad Amsterdam nel 1992 contro l'Ajax di Van Gaal, su un rigore reclamato da Cravero lei alzò platealmente una sedia per protestare: cosa farebbe Mondonico oggi tra gol fantasma ed episodi continuamente discussi?
"Intanto quel rigore non c'era e ho fatto ammenda. Sono gesti istintivi, dipende da cosa si ha per le mani e in quello stadio c'erano ancora le sedie pieghevoli. Non si riesce a essere sempre razionali sulla stessa linea, per cui può scapparci qualche atteggiamento maleducato ed esagerato".