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Morte Morosini, i testimoni: "Defibrillatore non utilizzato"

Morte Morosini, i testimoni: "Defibrillatore non utilizzato"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
martedì 3 maggio 2016, 14:032016
di Ivan Cardia

"Quando sono arrivato in campo c'erano gia' il medico del Pescara Sabatini e quello del Livorno Porcellini, il defibrillatore era aperto all'altezza della testa di Morosini, ma non so se era acceso, e io ho segnalato per due volte che c'era il defibrillatore, ma nessuno lo ha utilizzato e nessuno mi ha detto di utilizzarlo". Secondo quanto riferito da pescarasport24.it, è questo uno dei tratti salienti della testimonianza resa oggi da Marco Di Francesco, infermerie del 118 intervenuto in occasione della morte di Piermario Morosini il 14 aprile 2012 allo stadio Adriatico durante la sfida fra Pescara e Livorno. Nella vicenda sono imputati il medico sociale del Livorno Manlio Porcellini, il medico del Pescara Ernesto Sabatini, e il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio, Vito Molfese. I tre sono accusati di omicidio colposo. Nel mirino dell'accusa, spiega il portale abruzzese, il mancato uso del defibrillatore.

Conferme anche dalla testimonianza resa, sempre stamani e sempre nell'udienza davanti al Tribunale di Pescara in composizione monocratica,da Cristian D'Ovidio, medico legale e perito della Procura: ""Le procedure seguite sul campo da gioco per soccorrere Morosini hanno evidenziato una condotta attiva volta a salvare la vita del giocatore, ma sono risultate non conformi alle linee guida internazionali con riferimento al mancato utilizzo del defibrillatore, che in questi casi e' indispensabile e alle modalita' di rianimazione polmonare, apparse non sufficientemente corrette". Una ricostruzione ovviamente contestata dalle difese delle altre parti, in particolare il dottor Molfese, mentre il Tribunale punta a concludere la fase istruttoria entro l'estate. Calendarizzate anche le prossime udienze: si torna in aula il 18, 19, 20 e 22 luglio.