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Napoli, Sarnataro: "Un mercato in prospettiva ma rischioso, a Bergamo per i 3 punti"

Napoli, Sarnataro: "Un mercato in prospettiva ma rischioso, a Bergamo per i 3 punti"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 2 febbraio 2014, 08:162014
di Redazione TMW.
fonte Dario Sarnataro per tuttonapoli.net
Dario Sarnataro, giornalista di Radio Marte e firma del quotidiano Il Mattino. Autore del libro "1001 storie e curiosità sul grande Napoli che dovresti conoscere".

La fiera delle illusioni si è chiusa con gli elogi e qualche mugugno. "Si poteva fare meglio, ci abbiamo provato ma la nostra rosa è migliorata" ha affermato a denti stretti Benitez. Il tecnico spagnolo ha compreso le difficoltà del Napoli sul mercato di gennaio ed anche l'incapacità di convincere giocatori di prima fascia a cambiare maglia a gennaio. Di certo non è rimasto particolarmente soddisfatto: difensore a parte (Agger e Vermaelen sono diventati incedibili per i rispettivi club), pensava di avere con sé almeno Gonalons e Bastos ed invece non è stato accontentato. Nel primo caso per colpa del comportamento scorretto del Lione, nel secondo per le lungaggini burocratiche del Napoli che hanno spinto il brasiliano a scegliere la Roma. Il mercato azzurro si chiude con 4 acquisti e 2 cessioni. Andujar a parte, sono arrivati un ottimo centrocampista, Jorginho, un giocatore tutto da verificare come Henrique e un prospetto interessante come Ghoulam. Il Napoli però ha scelto la strada del rischio: all'alba del mese durissimo di febbraio (8 gare in 25 giorni) la rosa ha solo tre esterni difensivi di ruolo, tra cui un Revelleire che offre modeste garanzie fisiche e un neoacquisto di buone qualità ma il cui adattamento al calcio italiano è un punto di domanda. Zuniga, infatti, non rientrerà prima di marzo.

L'altro rischio riguarda l'attacco: Higuain è l'unico insostituibile anche perché non ha alter ego e quindi c'è da augurarsi che stia sempre bene. Sarebbe stato meglio acquistare una punta che desse maggiori garanzie. Il mediano difensivo non è arrivato perché (vivaddio) Behrami dovrebbe rientrare entro 10 giorni. Sono andati via Armero e Cannavaro, le cui gestioni non sono state ottimali. Specie per il capitano, andato via col sorriso e da signore quale è, pur essendo ceduto e messo da parte senza particolari riguardi. Paolo mancherà come uomo e come calciatore, a tutti, spogliatoio in primis. Detto questo il Napoli ha un buon organico, può disputare un campionato positivo e dire la sua in Europa League e Coppa Italia ma deve sperare di aver già pagato dazio con la variabile infortuni (e in verità ne ha avuto già abbastanza). Il ko della Fiorentina a Cagliari lo mette a riparo da sorprese per il terzo posto: a Bergamo, tuttavia, dopo due pareggi consecutivi in campionato, serve la vittoria e per ottenerla bisogna giocare con grinta, cuore e cervello, pareggiare l'aggressività e l'intensità agonistica degli orobici: solo così si può far valere la maggiore qualità tecnica.