Napoli, una coppa buttata via. Con Benitez pronto a salutare
Quando hai una squadra costruita per giocare la Champions League e lottare per lo scudetto e ti ritrovi fuori da entrambe le competizioni, l'Europa League rappresenta un salvagente di lusso che il destino di offre. Un torneo che al Napoli, nella sua fase ad eliminazione diretta, ha poi riservato rivali tutt'altro che irresistibili. Trabzonspor, Dinamo Mosca e Dnipro sono club che per gli azzurri dovrebbero rivestire il ruolo di semplici sparring partner. Solo il Wolfsburg può essere, infatti, considerato un rivale di livello. Nella notte di Kiev, invece, tutto è svanito.
La finale di Varsavia, il sogno di tornare ad alzare un trofeo europeo dopo la fine dell'era Maradona e probabilmente anche l'avventura di Rafael Benitez in Campania. Senza Champions il tecnico spagnolo, che nonostante una stagione prima di vittorie di prestigio chiede garanzie per il futuro, è probabile che saluti Napoli e l'Italia. E con lui non è da escludere anche l'addio di Gonzalo Higuain, unico vero campione della rosa partenopea. Come per la Fiorentina, anche per il Napoli l'eliminazione di ieri ha il sapore di fine ciclo.