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Nicola Rizzoli: "Si alla goal-line technology, perplesso sulla moviola"

Nicola Rizzoli: "Si alla goal-line technology, perplesso sulla moviola"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 15 dicembre 2014, 09:582014
di Raimondo De Magistris

L'arbitro internazionale Nicola Rizzoli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Rai. Queste le sue dichiarazioni: "Essere arbitri nel calcio moderno non è una delle cose più semplici, è un calcio molto veloce e non è una cosa semplice. Peccato non sia nota la preparazione degli arbitri, che si allenano tanto sia dal punto di vista tattico che atletico".

Il modo di arbitrare è cambiato?
"Indubbiamente, anche il regolamento è cambiato. Si adatta alla velocità del gioco e alla volontà di vedere più reti segnate. Le interpretazioni si adeguano a questa volontà, ma spesso si sono fatti tanti passaggi che hanno fatto confusione. Non nel mondo arbitrale, ma se uno resta un po' indietro in alcuni casi può restare un po' perplesso".

C'è tanta differenza tra l'Italia e l'Europa?
"Assolutamente si. Da parte degli arbitri non c'è un metro diverso, più i giocatori sono rispettosi delle regole e dell'avversario e più la gara diventa semplice. All'estero c'è tantissimo rispetto tra i giocatori e arbitrare diventa un po' più facile, la possibilità dell'arbitro di lasciar giocare è più ampia".

Quindi ci sono stili diversi di arbitrare?
"No, direi proprio di no. Deve esserci uniformità dell'arbitro a livello europeo. I motivi che portano a tipi di arbitraggi diversi dipende soprattutto da come interpretano la gara i giocatori. In Italia spesso le tattiche diventano spesso molto aggressive e molto fallose, dipende molto dalle tattiche non dall'arbitraggio".

Anche in Inghilterra è cambiato il modo di arbitrare.
"L'adeguamento al calcio e alle partite è stato necessario. Se anche in Inghilterra hanno capito che devono fischiare di più vuol dire che si sono adeguati, così come abbiamo fatto noi che abbiamo dovuto iniziare a fischiare di meno. Questo arriva soprattutto da disposizioni UEFA. Va detto che il precedente atteggiamento derivava dalle varie tradizioni locali, oggi la globalizzazione ha reso lo stile degli arbitri più uniforme".

Cosa pensi della moviola in campo?
"Io posso dire solo il mio pensiero. Tecnologia e moviola devono essere distinte. Tutto quello che dà delle risposte oggettive, come la palla dentro o fuori, è sicuramente utile. E a oggi la tecnologia è solo sulla goal-line technology. Il problema è avere tecnologie che ti permettano di avere una risposta immediata e oggettiva. Sulla moviola, invece, ho molti dubbi. In molti casi il contatto viene sanzionato secondo il giudizio dell'arbitro. In un contrasto secondo voi la moviola può aiutare?"

Sui colpi di mano serve la tecnologia?
"L'interpretazione del fallo di mano è chiara ed è questa: se un difensore vuole ostacolare il pallone col corpo e lo prende col la mano il problema diventa suo. Altrimenti è il contrario".

Cosa pensi dell'arbitro di porta?
"Ha come obiettivo principale il gol-non gol e a tutt'oggi errori in Serie A non ci sono stati. La sua presenza ovviamente serve, rende la qualità dell'arbitraggio molto buona".