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Nocerino: "Milan, Brocchi mi piace. Miha? Ho giocato poco, ma no problem"

Nocerino: "Milan, Brocchi mi piace. Miha? Ho giocato poco, ma no problem"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
martedì 19 aprile 2016, 14:082016
di Ivan Cardia

Raggiunto dai colleghi di mlssocceritalia.com, il centrocampista dell'Orlando City Antonio Nocerino, ex Milan, ha parlato delle scelte che lo hanno portato oltre Oceano e del momento dei rossoneri: "Sono rimasto affascinato dalla scelta di Kakà, ma è con i trasferimenti di Pirlo e Giovinco che ho cominciato a guardare con interesse la Major League Soccer. Ho colto l'occasione al balzo quando si è presentata, ma ho preferito Orlando ai DC United per avere qualcuno vicino che conoscevo come Kakà in modo che mi potesse aiutare nell'ambientamento. Orlando è una grande famiglia tra club e tifosi e spero di chiudere qui la mia carriera. Giocherò altri 4 anni

Chi potrebbe fare bene in Europa? Non mi piace fare nomi, ma Molino, Rafael e Carlos Rivas sono ottimi giocatori che potenzialmente in Europa potrebbero fare bene. Il salto è importante, ma per età e qualità sono quelli che, se seguiti bene, potrebbero sfondare. Molino è il più pronto.

Chi potrebbe arrivare dalla Serie A? Sono molto amico di Boateng, ma sta bene al Milan. Spero però che un giorno possa venire in MLS perché la lega ha bisogno di giocatori fortissimi come lui. Gli auguro di provare questa esperienza un giorno.

Milan? Brocchi mi piace tanto come persona e anche come allenatore. Ho parlato con lui e so che è preparato. Spero possa vincere la sua sfida in rossonero perché se lo merita. Ora poi i giocatori non hanno più alibi. Loro e Brocchi si giocano il posto e chi non darà tutto dovrebbe essere mandato via. Mihajlovic? Mi ha fatto giocare poco, ma non ho alcun problema con lui. I giocatori vivono di queste cose ed evidentemente non gli piacevo. Ognuno fa le sue scelte, io ho fatto la mia e sono contento di essere venuto a Orlando.

Locatelli nuovo Pirlo? Bisogna andarci piano. Ha delle qualità, ma sa quanti ne ho visti negli anni di promesse... Cristante e Petagna avrebbero dovuto spaccare il mondo in rossonero. Coi giovani bisogna avere pazienza e dar loro il giusto tempo di maturare per non bruciarli. Il più forte comunque è Calabria".