Pagnozzi: "Nel '96 il Paese contro Sacchi"
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - "Dopo l'eliminazione della Nazionale dall'Europeo 1996, tutta Italia chiedeva di esonerare Arrigo Sacchi. Fu difficile, ma resistemmo, poi ci fu la chiamata del Milan (dove il ct tornò ai primi di dicembre, al posto di Tabarez) e la vicenda si risolse". Sono passati 21 anni e la situazione è diversa, ma non mancano parallelismi tra quanto sta accadendo dopo lo choc della mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale e quanto accadde allora, come ricorda Raffaele Pagnozzi, eletto commissario straordinario della Figc due mesi dopo il ko azzurro. "Anche all'epoca c'era stata l'eliminazione, ma non si arrivò al commissariamento della Figc per quello - spiega Pagnozzi -.
Tutta l'opinione pubblica, i giornali, e anche esponenti politici volevano la testa di Sacchi. All'elezione della presidenza federale ci si trovò a un punto morto, la crisi tecnica influì su quella politica e non si riuscì a eleggere un presidente, quindi fui chiamato a fare il commissario. Subìi molte pressioni per esonerare il ct", conclude.