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Parma, Donadoni: "Dignità vuol dire rimanere qui"

Parma, Donadoni: "Dignità vuol dire rimanere qui"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Gambuti/Image Sport
mercoledì 28 gennaio 2015, 23:102015
di Ivan Cardia

Sconfitta amara per il Parma di Roberto Donadoni, che in Coppa Italia ha avuto la peggio contro la Juventus, pur giocando per larghi tratti allo stesso livello dei campioni d'Italia. Il tecnico ducale ha commentato la gara ai microfoni di RaiSport, partendo dalla recente risoluzione contrattuale che ha interessato Antonio Cassano: "L'assenza di Cassano è un capitolo chiuso. Riguardo la prestazione abbiamo fatto un'ottima gara, sono contento per i ragazzi e dispiaciuto perché abbiamo perso al 90' con un gol in fuorigioco, in maniera analoga a quanto già accaduto domenica contro il Cesena. Penso che si tratti di due sconfitte non meritate, dispiace che i ragazzi facciano tanti sacrifici e poi vengano penalizzati da episodi interpretati in maniera sbagliata. Malgrado tutto continueremo a lavorare per fare del meglio".

De Ceglie e Paletta sono prossimi alla cessione, chi altri partirà?
"A me chi parla di mercato mi dà la sensazione di avvoltoi appollaiati in attesa di attingere alle difficoltà altrui. Da questa situazione si esce cercando di giocare come abbiamo fatto stasera, Paletta ha un contratto per qualche anno, perché mai dovremmo mandarlo via?".

È comunque soddisfatto questa sera?
"A Torino abbiamo preso 7 gol, stasera con meno qualità ma la voglia di lottare su ogni palla abbiamo messo in difficoltà la Juventus. Il Parma deve essere questo, senza puntare il dito contro nessuno, ma bisogna correre per tutta la partita".

C'è stato mai l'impulso di andare via?
"Io credo che ci voglia più dignità a rimanere in sella, poi ognuno può raccontare qualsiasi cosa, è facile. Ha senso solo cercare di fare il proprio dovere fino in fondo, poi se ci sarà una squadra che mi vuole sarò felicissimo, ma se ne parlerà a fine campionato o quando la società mi dirà di andare via. Questo penso che sia dignità, il resto penso che sia da ipocriti o da vigliacchi".

Ci si può salvare?
"Se oggi abbiamo lottato con la prima classifica combattendo alla pari possiamo giocarcela ancora".