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Parma, Minotti: "Manca la firma ma si vuole andare avanti con questo staff"

Parma, Minotti: "Manca la firma ma si vuole andare avanti con questo staff"
© foto di Federico Gaetano
lunedì 2 maggio 2016, 12:102016
di Chiara Biondini

"Mancano le firme ma la volontà della società è andare avanti con questo staff, con me, Galassi, Apolloni, Pizzi. Il Parma vuole cercare di salire subito in Serie B perché la Lega Pro è una via di mezzo, complicata e costosa. C'è un programma triennale per tornare ai migliori livelli possibili. Il Leicester sta facendo qualcosa di unico e incredibile nel calcio dove l'aspetto economico fa la differenza e lascia sempre poco spazio alle sorprese. Ranieri è il perno e raccoglie i frutti di una carriera. E' stato tra i primi ad andare all'estero maturando esperienze. Sono imprese che capitano una volta nella vita. Il Sassuolo può essere il Leicester italiano? Ha un'organizzazione importante e, con le debite proporzioni, ha preso la strada della Juve perché programma e delinea strategie, compreso lo stadio di proprietà. Per vincere lo scudetto però dovrebbero toppare tutte le big a cominciare dalla Juve. Può essere il mio Parma degli anni '90. La stagione del Milan è iniziata storta, non è che Brocchi possa fare tanto di più. I rossoneri hanno reso meno di ciò che potevano dare e la società deve interrogarsi". Queste le parole del direttore sportivo del Parma, Lorenzo Minotti, ospite questa mattina con Massimo Agostini, della trasmissione "Pezzi da 90" condotta da Massimo Boccucci sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

Il Parma imbattuto in Serie D ripartirà da Minotti e lo staff di oggi per la prossima stagione?
"Mancano le firme ma la società ha manifestato la volontà di andare avanti con questo gruppo, con me, Galassi, Apolloni, Pizzi".

Punterete alla doppietta per l'immediato ritorno in Serie B?
"Cercheremo di fare questo perché la Lega Pro è una via di mezzo, complicata e costosa. C'è un programma triennale per tornare ai migliori livelli possibili".

Il Leicester che fenomeno è?
"Qualcosa di unico e incredibile nel calcio dove l'aspetto economico fa la differenza e lascia sempre poco spazio alle sorprese. Ranieri è il perno e raccoglie i frutti di una carriera. E' stato tra i primi ad andare all'estero maturando esperienze. Sono imprese che capitano una volta nella vita".

Può essere il Sassuolo il Lecister italiano?
"Ha sicuramente un'organizzazione importante e, con le debite proporzioni, ha preso la strada della Juve perché programma e delinea strategie, compreso lo stadio di proprietà. Per vincere lo scudetto però dovrebbero toppare tutte le big, dalla Juve al Napoli, la Roma e le milanesi. Può però essere il mio Parma degli anni '90 che si tolse parecchie soddisfazioni".

Il Milan di Brocchi è peggiore di quello di Mihajlovic?
"La stagione del Milan è iniziata storta, non è che Brocchi possa fare tanto di più. I rossoneri hanno reso meno di ciò che potevano dare e le responsabilità vanno divise. La società deve chiedersi dove ha sbagliato. Un allenatore va in difficoltà in un contesto del genere che peraltro è importante".