Pedullá: "Apache-bis, come spazzar via 1988 giorni di digiuno"

"Non mi mancava il gol in Champions": così Carlitos Tevez, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la doppietta rifilata al Malmoe nella prima giornata della fase a gironi della massima competizione europea. Eppure noi stentiamo a credergli. Già, perché digiunare per 1988 giorni abbatterebbe anche il più forzuto e determinato dei bomber in circolazione. Ma non lui, non l'Apache. E il ritorno al gol è ossigeno puro per chi, pur facendo la differenza in Italia da poco più di un anno, si portava dietro questo fardello del passato il cui peso era diventato ormai insostenibile.

Vittime designate gli svedesi del Malmoe che resistono per un tempo, ma poi devono arrendersi alla voglia di rivincita del centravanti argentino. Un riscatto che va in scena in due atti: il primo al 59', dopo un'ottima triangolazione con Asamoah, il secondo allo scadere per chiudere in bellezza lo spettacolo a tinte bianconere, grazie a una deliziosa punizione a giro. Il 7 aprile 2009 è ormai lontanissimo: da Manchester United-Porto 2-2 a Juve-Malmoe 2-0 il passo è stato tutt'altro che breve, ma Tevez ha avuto la pazienza dei più grandi e la forza dei campioni assoluti. Tutto questo è l'Apache: Allegri si gode i primi tre punti, ben consapevole di avere a disposizione un fenomeno purissimo.