Pedullà: "Benatia e l'Italia ritrovata"
Benatia e la Juventus: una storia che parte da lontano, non concretizzatasi nelle scorse sessioni di mercato ma adesso giunta al traguardo, con l'ufficialità attesa per oggi dopo che ieri Medhi (questa e non Mehdi la versione corretta del nome, stando ai suoi canali ufficiali social) ha sostenuto le visite mediche con esito positivo, come evintosi dal comunicato diffuso nel pomeriggio - con tanto di punto esclamativo - dalla Vecchia Signora. Con il trascorrere delle settimane il Bayern Monaco, dove il centrale non si è certo confermato sui livelli di Roma e Udine, si è progressivamente ammorbidito. Non c'erano margini per un trasferimento a titolo definitivo, men che meno sulla base della prima valutazione data al ragazzo dai bavaresi (vicina ai 25 milioni di euro). A quelle condizioni la Juve aveva salutato cordialmente Rummenigge e soci, indotti a più miti consigli dal fatto che il difensore aveva scelto da tempo di vestire il bianconero, nessun inserimento last-minute.
Oltretutto per il nuovo tecnico Carlo Ancelotti il 29enne specialista, che a Torino fungerà da prima alternativa alla BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) di Max Allegri, non rappresentava certo un intoccabile. Questa l'esegesi dell'operazione, la terza in entrata dei campioni d'Italia dopo i colpi Pjanic e Dani Alves.