Pedullà: "Da Batigol all'oro dei Balcani, Firenze torna a sognare"

Da Batistuta, Edmundo e Rui Costa all'oro dei Balcani - Ilicic e Kalinic - senza dimenticare i gol pesanti di Babacar e la risorsa potenziale chiamata Pepito Rossi. Diciassette anni dopo la Fiorentina ritrova la vetta della classifica con il 15% del campionato già alle spalle. Il trionfo di San Siro ha consentito ai toscani di agguantare l'Inter, liquefattasi al cospetto della Viola dopo l'avvio a tamburo battente che l'aveva proiettata in testa a punteggio pieno. Un poker da urlo per lanciare svariati segnali alla Serie A tutta, in primis che i nerazzurri non sono certo imbattibili, non ancora perlomeno, ricordando sempre che Mancini è chiamato a far girare una formazione nuova per circa 7/11.

A Firenze sognare è lecito, tutti dovranno fare i conti con una squadra sbarazzina e rinnovata nell'animo da Paulo Sousa, che magari non saprà fischiare come il Trap (condottiero della Fiorentina ricordata nell'incipit), ma che è stato già abile a spedire nel dimenticatoio Montella quando neanche il mese di settembre è ancora terminato. Per la cronaca, i viola conclusero la stagione 1998-99 al terzo posto, alle spalle di Milan e Lazio: l'auspicio è più che buono in chiave Champions.