Pedullà: "Juve provaci, per una notte da Bayern"

Il Bayern è una bella montagna, da sempre. Fa bene Buffon a ricordare che, proprio male che sia andata la stagione negli anni precedenti, i tedeschi hanno come minimo centrato la semifinale di Champions. La conferma che stiamo parlando di una corazzata, di una squadra forte fisicamente, tatticamente e tecnicamente. Superiore a tutte le decisioni di mercato. Decisioni non voci: sanno che arriverà Ancelotti e che Guardiola andrà al Manchester City, ma non esiste il minimo problema. Figuriamoci se accadesse in Italia, sarebbero illazioni, processi e chissà cosa.

Ma loro lo avevano già dimostrato ai tempi di Heynckes quando vinsero tutto, Champions compresa, pur sapendo che a fine stagione si sarebbero congedati dal loro condottiero per accogliere proprio Guardiola. Ma proprio per tutti questi motivi la Juve, che negli ultimi mesi ha accumulato esperienza europea, deve giocarsela senza condizionamenti. Serve una prestazione di squadra, una notte da Bayern per non compromettere il ritorno all'Allianz Arena e per restare vivi dopo i primi 90 minuti degli ottavi di Champions. Il Bayern resta una montagna ripidissima, ma concede sempre qualcosa e la rivisitazione difensiva dopo gli ultimi contrattempi può essere un vantaggio per la Juve. A patto che sia la Juve, la solita Juve, quella ben modellata da Allegri e che in circostanze del genere riesce spesso a esaltarsi.