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Per il Torino buona la quarta

Per il Torino buona la quarta TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 25 settembre 2014, 06:222014
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
Alla rete di Cossu propiziata da un erroraccio di Padelli i granata hanno risposto sfruttando due palle inattive. Ventura batte Zeman schierando un solo attaccante di ruolo prima Quagliarella e poi Amauri.

Il Torino ha fatto quello che doveva: sfruttare la partita con il Cagliari per uscire dal tunnel che lo aveva visto conquistare un solo punto nelle prime tre gare del campionato e soprattutto riuscire a segnare. I rossoblu erano gli avversari ideali perché lasciano spazi nei quali agire e non si chiudono in difesa come fanno tante altre squadre. Il Torino ha iniziato la partita pressando, ma senza riuscire ad arrivare al tiro finale verso la porta del Cagliari. Sembrava un'altra partita stregata per i granata e lo è sembrata ancora di più quando al 12' Padelli ha sbagliato un rinvio facendo arrivare la palla al limite dell'area dov'era appostato e non marcato da nessuno Cossu che ha subito sfruttato l'occasione segnando. Nonostante la batosta il Torino non si è lasciato abbattere e ha continuato a ricercare il gol. La costanza è stata premiata. Al 22' calcio d'angolo, Sanchez Miño va a batterlo e Glik salta più in alto di tutti prendendo il tempo a Ekdal e a Ceppitelli e di testa colpisce la palla spedendola in rete. Per voltare pagina il pareggio non bastava e il Torino lo sapeva, quindi ha continuato a pressare e ha raddoppiato ancora una volta sfruttando una palla inattiva. Joao Pedro ha atterrato El Kaddouri e l'arbitro ha decretato la punizione e i granata hanno messo in pratica uno schema provato in allenamento: finta di Vives e Gazzi fa partire un rasoterra verso El Kaddouri posizionato in barriera, il belga-marocchino compisce di tacco mentre Quagliarella scatta in modo da presentarsi davanti a Cragno e indirizza la palla in rete. Risultato ribaltato, bene per il Torino che rialza la testa mentre male per il Cagliari che rimane ultimo in classifica.

Il Cagliari ha la colpa di non essere riuscito a incidere sufficientemente anche perché Padelli è stato reattivo facendosi perdonare in parte l'erroraccio sul gol di Cossu: 38' respingendo un tiro di Joao Pedro che da posizione defilata con un destro a giro ha provato la conclusione; 63' Conti di testa da buona posizione non ha avuto la meglio sul portiere granata; 70' Sau è anticipato di un soffio al momento del tiro da Padelli in uscita; 86' Cossu dalla distanza ci prova, ma il tiro è respinto con i pugni. Ma i meriti non sono solo di Padelli anche Moretti, Darmian, Glik e Maksimovic hanno evitato pericoli intervenendo tempestivamente in più di un'occasione e non permettendo ai giocatori del Cagliari di effettuare il tiro finale. Ibarbo soprattutto nel primo tempo ha lottato su ogni pallone, ma in zona gol non è stato determinante. Ekdal, Conti e Joao Pedro non sono riusciti a creare la superiorità numerica in mediana. Sau a parte qualche spunto personale non ha dialogato abbastanza con i compagni di reparto e Cossu è stato ben tenuto d'occhio dalla difesa granata a parte in occasione del gol risultato illusorio. I padroni di casa hanno protestato chiedendo in due occasioni il rigore: al 25' Sau e Darmian sono venuti in contatto e al 78' altro contato di Sau questa volta con Maksimovic che gli ha dato un colpo con l'anca, ma in entrambi i casi l'arbitro ha fatto proseguire.
Il Torino avrebbe anche potuto chiudere definitivamente la partita, ma prima Vives (42'), poi El Kaddouri (59'), Amauri (90') e infine Ruben Perez (92') nell'ordine ha esaltato il portiere dei sardi che allungandosi ha impedito alla palla d'infilarsi nell'angolino, ha colpito la traversa, ha mandato di pochissimo a lato e ha cercato con un pallonetto di sorprendere Cragno uscito dai pali, ma il portiere ha recuperato la posizione e la palla.

Ventura era consapevole che la sua squadra doveva allontanare la negatività che rischiava di attanagliarla r ha schierato una formazione per certi aspetti inedita rinunciando alle due punte per un solo attaccante di ruolo, Quagliarella, più un uomo di movimento che agiva alle sue spalle, El Kaddouri. Anche con i cambi non è mutato sostanzialmente l'assetto Amauri è subentrato a Quagliarella, Ruben Perez a El Kaddouri e Benassi a Sanchez Miño. In mediana Vives e Gazzi in coppia hanno ben presidiato e non hanno permesso al Cagliari di creare superiorità numerica consentendo anche a Bruno Peres a destra e a Darmian a sinistra di spingere sulle fasce, interessanti le progressioni del brasiliano. Sanchez Miño ha confermato che può essere l'ispiratore della manovra offensiva poiché non sembra difettargli la visione del gioco. Maksimovic è parso meno in difficoltà rispetto alle precedenti partite che ha giocato, forse anche perché era schierato nel ruolo a lui più congeniale di difensore centrale che agisce sulla destra. I granata hanno saputo ribaltare il risultato e mantenere fino alla fine il vantaggio senza andare in confusione commettendo errori quando il Cagliari ha provato a ristabilire la parità. Sicuramente il gioco dei sardi ha facilitato il Torino nel risalire la china, già domenica con la Fiorentina sarà diverso, però il segnale è confortante e i tre punti fanno morale così come l'aver ritrovato la via del gol. Il gioco non è ancora quello che ci si aspetta però la strada intrapresa è quella giusta, basta non smarrirla.