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Perinetti: "Conte un predestinato? In un certo senso sì"

Perinetti: "Conte un predestinato? In un certo senso sì"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 1 luglio 2016, 12:182016
di Ivan Cardia

"Da dove parte il racconto? Da Torino, direi. Ero nei quadri tecnici della Juve e Conte era il capitano di una squadra che contava gente a centrocampo come Zidane, Davids, Deschamps". Giorgio Perinetti racconta Antonio Conte. Raggiunto dai microfoni del Corriere del Veneto - Verona, il ds del Venezia, che con l'attuale ct dell'Italia ha lunghi trascorsi, ne racconta carriera e carattere: "Un predestinato? Ma sì, in un certo senso. Finito di giocare si iscrive al Supercorso e intanto gli consiglio di fare pratica sul campo: così lo porto a Siena, in A, come vice di De Canio dove impara le basi del mestiere, si può dire.

Come arriva a Bari? Siamo a dicembre 2007, serie B: perdiamo 4-1 il derby con il Lecce, una specie di dramma. Materazzi rassegna le dimissioni e dico al presidente Matarrese: o prendiamo uno che ci porta alla salvezza o scegliamo uno che stravolgerà il modo di fare calcio, a Bari e non solo. Alla fine abbiamo scelto la seconda via. Ventura dopo Conte? Diciamo che abbiamo dato un paio di idee alla Figc. Un pronostico? Difficile. È durissima perché la Germania è la favorita di questo Europeo. Ma Conte ha creato un'Italia di cui andare orgogliosi e che se la può giocare. Mi sembra già tanto".