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Prato, la risposta del presidente Toccafondi a Lombardi

Prato, la risposta del presidente Toccafondi a LombardiTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
giovedì 25 giugno 2015, 16:222015
di Chiara Biondini

"Ho letto con sincero piacere l'intervista apparsa sul sito Tuttomercatoweb del Dott. Giovanni Lombardi in cui si riferisce anche al sottoscritto, il quale, peraltro, avrebbe potuto anticiparmele di persona ieri, dato che ci siamo incontrati presso la Procura della Repubblica di Napoli, per essere sentiti dai magistrati in merito alla vicenda Iodice/Lotito. Io sono di cultura cattolica e non posso che salutare con entusiasmo il ritorno a casa del figliol prodigo. Leggere che chi si vantava di aver salvato Lotito e Macalli si propone oggi di mettere al centro la questione morale è per me motivo di grande gioia. Che non è scalfita dall'improprio riferimento alle poltrone, contenuto nell'intervista. Improprio perché io, considerate le mie precedenti squalifiche, non posso aspirare a nessuna poltrona ed improprio perché il Dott. Lombardi si tiene incollato alla sua poltrona di componente di un Consiglio Direttivo, che si rifiuta, contro ogni logica e decenza, di sottoporsi al giudizio della assemblea. Ricordo inoltre che il consigliere Lombardi si affrettò a dare le dimissioni dalla sua carica nei mesi successivi all'Assemblea in cui il bilancio non fu approvato, salvo poi ritirarle frettolosamente dopo la successiva Assemblea; ritengo che sicuramente abbia avuto i suoi buoni motivi per tali opposte decisioni.
Quanto al merito, occorre riconoscere un altro pregio alla intervista del Dott. Lombardi. Seppure non esplicitamente, ammette che il processo riformatore che avrebbe dovuto avviare il consiglio direttivo di cui fa parte è abortito sul nascere. In effetti, sono mancati tutti gli ingredienti di una iniziativa riformatrice di successo: una lucida analisi della situazione, una autentica capacità di ascolto della base, uno spirito innovatore ed aderente alla realtà dei tempi. La spinta riformatrice si è esaurita nello spirito delle telefonate di Lotito. E non poteva che essere destinata al fallimento.
Il Dott. Lombardi, sia pure nei limiti che gli ha imposto l'esigenza di non smentirsi platealmente, dà atto di questo fallimento. Ed è allora da qui che bisogna ripartire. La gravità del fallimento impone che si faccia innanzitutto tabula rasa dei responsabili. Se il Dott. Lombardi è in buona fede, ed io non posso dubitarne, non può non convenire che i responsabili di questo fallimento devono essere messi tutti quanti da parte.
I nodi da sciogliere sono tanti: le risorse per tenere in piedi il sistema, una riforma che porti un incremento di valore per le nostre società, un sistema di giustizia sportiva che sia super partes, celere ed affidabile. Si tratta di nodi che troppo a lungo l'attuale governance ha impedito che fossero sciolti per bassi interessi di bottega, infatti, non si contano più le richieste di convocazione di Assemblea, sede naturale dello spirito democratico di qualsiasi Lega, rimaste inevase a causa dei dinieghi in tal senso del consiglio direttivo. È giunto il momento di alzare il livello, come dice il Dott. Lombardi, e di uscire dalla paluda in cui l'attuale dirigenza ha tenuto il nostro mondo. Non c'è più tempo".

Paolo Toccafondi
Presidente Ac Prato