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Primavera, all'Inter non basta Rey Manaj. E la Roma col cuore va in finale

Primavera, all'Inter non basta Rey Manaj. E la Roma col cuore va in finaleTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 1 giugno 2016, 09:002016
di Lorenzo Marucci

All'Inter non è bastato Rey Manaj. Quando l'attaccante albanese ieri sera ha deciso di accendersi realizzando una doppietta, la squadra nerazzurra sembrava poter avviarsi a vincere la partita contro la Roma e a qualificarsi per la finale scudetto. In realtà la formazione di De Rossi ha fatto vedere carattere e buon gioco, non ha mai mollato e si è presa alla fine il pass per la finale. Emozioni a non finire nel match, con una serie di individualità ben in vista. E una partita che è terminata solo ai calci di rigore (3-3 dopo i supplementari, 9-8 per i giallorossi ai rigori), dove i giocatori delle due squadre hanno messo in mostra precisione e nervi saldi. Alla fine il penalty decisivo lo ha sbagliato Baldini, colui che per l'Inter era stato il migliore. Bravo il portiere Crisanto ad opporsi. I giallorossi hanno sfruttato la buona vena dell'attaccante Tumminello, diciassettenne bomber trapanese che ha realizzato una doppietta su assist di Machin pure lui un altro ragazzo (è della Guinea equatoriale, classe '96) da seguire per la spinta continua che riesce a dare alla squadra. E' stato Tumminello a ribaltare il risultato dopo che i nerazzurri erano passati in vantaggio con un gran gol di Baldini: come dicevamo, in extremis, proprio al novantesimo Rey Manaj ha fatto vedere il suo valore e la sua personalità, quella che ha convinto Mancini ad aggregarlo alla prima squadra. Si è conquistato un calcio di rigore e lo ha trasformato con freddezza fissando il risultato sul 2-2.

E poi al primo minuto del primo tempo supplementare (anzi dopo appena nove secondi) ha pure firmato il 3-2 con uno splendido gol all'incrocio dei pali. I nerazzuri parevano poter controllare il match ma in mischia nel secondo tempo hanno subìto il pari di Ponce, altro osservato speciale che fino a quel momento si era limitato a... 'giochicchiare'. Ai rigori hanno segnato tutti i cinque rigoristi e si è andati a oltranza fino all'errore di Baldini.
Nella Roma - che attende adesso la vincente di stasera tra Juventus e Torino - hanno colpito positivamente la qualità di D'Urso che ha preso in mano il centrocampo, la verve sulla trequarti di Di Livio (figlio d'arte, curiosamente gioca col polsino come faceva il padre negli ultimi tempi) e la calma di Marchizza difensore centrale classe '98 seguito da molti club. Giusta infine l'espulsione per la follia di Tumminello: da bordo campo (era stato sostituito) ha contestato una decisione dell'arbitro dando un pugno alla panchina e poi, richiamato dal direttore di gara, ha tentato di sferrargli una testata. Un gesto grave con cui ha macchiato la sua grande prestazione. E bene ha fatto la Roma ha condannare l'episodio sospendendo il giocatore a tempo indeterminato.