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15 novembre 2000: Ricordiamo Edoardo Agnelli a 15 anni dalla scomparsa

15 novembre 2000: Ricordiamo Edoardo Agnelli a 15 anni dalla scomparsaTUTTO mercato WEB
giovedì 19 novembre 2015, 08:022015
di Redazione TMW

Ci ha lasciato 15 anni fa Edoardo Agnelli, intellettuale e amante della Juventus era la mattina del 15 novembre 2000 quando il suo corpo senza vita viene trovato da un pastore cuneese, Luigi Asteggiano, presso la base del trentacinquesimo pilone del viadotto autostradale Generale "Franco Romano" della Torino-Savona, nei pressi di Fossano. La sua Croma scura, con il motore ancora acceso e il bagagliaio socchiuso, era parcheggiata a lato della carreggiata del viadotto che sovrasta il fiume Stura di Demonte. La magistratura conclude presto le indagini formulando l'ipotesi del suicidio.
Era la zebra più pura, candida, indifesa: Edoardo Agnelli, figlio di Marella Caracciolo dei Principi di Castagneto e Gianni Agnelli. Edoardo: spirituale e sensibile. Troppo sensibile, forse, per il pesante e importante cognome. Viaggiava in India, polemizzava con Margherita Hack, avvicinava terre lontane. Edoardo aveva sempre lo sguardo altrove. Era interessato alla teologia. E non amava molto il capitalismo.

Amava moltissimo, invece, la sua Juventus. Il 28 aprile del 1986 si sedette addirittura in panchina, accanto al Trap. E un giorno dichiarò scaduto "il tempo di Boniperti" in casa bianconera. Edoardo: intelligente, insofferente, intimo. Zebra inerme. Zebra differente. Zebra esangue. 15 novembre 2000. RIP.