Ripescaggi, Macalli chiarisce alcuni aspetti
Mario Macalli, presidente della Lega Pro, fa ancora maggiore chiarezza in merito ai criteri stabiliti in materia di ripescaggi nei campionati professionistici, che hanno suscitato molti confronti tra gli addetti ai lavori: intervenuto ai microfoni dei colleghi di TuttoLegaPro.com egli spiega come funzionano.
"Ci sono delle percentuali che riguardano i singoli criteri e non è cambiato assolutamente nulla rispetto all'anno scorso - spiega Macalli - c'è la classifica; ci sono gli incassi che vengono comunicati direttamente dalla SIAE (il periodo specificato è scritto sul comunicato ufficiale che fa fede); e c'è la storia della società, quindi quanti campionati ha giocato in Serie A, quanti in B, in C1, in C2, se ha vinto la Champions League e via dicendo... Sono tre punteggi che fanno una somma per stabilire la graduatoria".
Non c'entra quindi la tradizione sportiva della città?
"No, non c'entra.
La tradizione a cui si fa riferimento è quella della società. Naturalmente una società ha una matricola, e se la matricola è cambiata è ovvio che non fa fede quella precedente. Ci sono tante squadre che sono saltate, quindi se non hanno più la stessa matricola non si può conteggiarle".
Quindi, per fare l'esempio, il Taranto che gioca in Serie D che situazione ha?
"Ripartirà con la matricola nuova: ha giocato due campionati, non ha nulla a che vedere con quella vecchia".