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S. Perrotta: "Piacevole sorpresa il Milan giovane e italiano"

S. Perrotta: "Piacevole sorpresa il Milan giovane e italiano"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 17 ottobre 2016, 14:442016
di Chiara Biondini

"E' una piacevole sorpresa il Milan giovane e italiano, ma è un'esagerazione parlare di sfida scudetto sabato con la Juve. La Roma per me è l'anti-Juve, a Napoli ha dato prova di compattezza e qualità con una grande prestazione. Mi è piaciuta la soluzione del doppio mediano al centro con De Rossi e Paredes. Anche il Napoli ha fatto una buona prova tenendo conto delle difficoltà per l'assenza di Milik che è una pedina fondamentale: ora gli azzurri hanno una manovra più corale e sfruttano le fasce e il gioco aereo rispetto all'anno scorso quando puntavano tutto su Higuain. La Juve domani a Lione non dovrà sbagliare l'approccio. Per le parole di Bonucci e quanto gli è successo provo ancora i brividi, in questi casi passano in secondo piano gli aspetti calcistici. Lui e la sua famiglia ne sono usciti bene unendo tutti i tifosi anche per la solita storia di essere amati e odiati quando c'è di mezzo la Juve". Queste le dichiarazioni di Simone Perrotta, ex centrocampista della Roma e della Nazionale ora consigliere federale per l'Associazione Calciatori, ospite della trasmissione "Pezzi da 90", sull'emittente umbra Radio Onda Libera.

Il Napoli sbaglia le partite chiave?
"Contro la Roma ha fatto la sua partita tenendo conto delle difficoltà per l'assenza di Milik che è diventato subito una pedina fondamentale. Quest'anno il Napoli ha una manovra più corale sfruttando le fasce e il gioco aereo rispetto a puntare tutto su Higuain".

Bonucci ha parlato commuovendosi del figlio Matteo e di due mesi passati a lottare: quanto è un esempio di come il calcio si possa anche umanizzare?
"Provo ancora i brividi per le parole di Bonucci e pensando a ciò che ha passato. Di fronte a queste cose vanno in secondo piano gli aspetti calcistici. Lui e la sua famiglia ne sono usciti bene unendo tutti i tifosi anche perché c'è la solita storia di essere amati e odiati quando c'è di mezzo la Juve.

Domani sera che Juve si aspetta a Lione?
"Non dovrà sbagliare l'approccio. Un po' è accaduto nella prima in casa con il Siviglia ed è stato bravo Allegri a resettare tutto. La Juve è fra le tre-quattro squadre più forti d'Europa e può vincere la Champions. Ha ragione Buffon quando sostiene che in Europa la differenza la fanno i particolari e contano diversi fattori come il tipo di avversario e la condizione quando lo incontri".

Lei siede in Consiglio Federale: la riforma dei campionati riducendo l'area professionistica è la risposta migliore alle difficoltà anche economiche del sistema calcio?
"In questi anni si è scesi da 112 squadre a 102 e poi a 90. Quando si parla di riforma si pensa che ridurre i campionati sia la panacea di tutti i mali. Deve fare calcio chi ne ha le possibilità e non bisogna illudere i ragazzi. Bisogna pianificare e ragionare sapendo che vanno tutelati i club, i giocatori, i tifosi".

Che tipo di strada ha preso la Nazionale con Ventura?
"Mi piace e mi convince Ventura. Ha sempre fatto bene a livello di club. Abbiamo sofferto nelle ultime due partite però si è visto tanto carattere con un'ottima risposta in situazioni complicate".