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Semioli: "Sono legato a Torino e Sampdoria, ma spero vinca il Toro"

Semioli: "Sono legato a Torino e Sampdoria, ma spero vinca il Toro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 20 settembre 2015, 04:412015
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Franco Semioli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Semioli è cresciuto nelle giovanili del Torino e poi ha giocato in prima squadra dal 1997 al 1999 e in seguito nella stagione 2000-2001 e del Torino nella stagione 2010-2011 e nella prima parte della successiva, ha indossato anche la maglia della Sampdoria dal 2009 al 2012, attualmente è un giocatore del Chieri. Con lui abbiamo parlato della sfida che ci sarà oggi pomeriggio fra le sue ex squadre e delle prospettive del Chieri.
Che cosa si aspetta da Torino e Sampdoria che dopo tre giornate sono seconde in classifica e hanno ambizioni per questo campionato?
"Secondo me la posizione in classifica di Torino e Sampdoria è meritata perché per quello che hanno fatto vedere finora sono due squadre organizzate e giocano un buon calcio, per questi motivi non è un caso se sono seconde. Sarà una bella partita perché, come dicevo, sono due formazioni organizzate e stanno bene fisicamente".
Gli attacchi sono importanti, Eder è capocannoniere e Baselli ha segnato quattro gol in altrettante gare ufficiali, senza scordare i rimanenti componenti dei rispettivi reparti. Si prospetta una partita spumeggiante?
"Credo che sarà una partita interessante, sì spumeggiante perché tutte e due le squadre in attacco hanno veramente giocatori importanti che possono in qualsiasi momento della partita sfoderare la giocata vincente. Forse in questo momento è migliore la Sampdoria poiché in attacco con Eder e Muriel e Soriano che s'inserisce può essere imprevedibile grazie a questi calciatori. D'altro canto il Torino ha un Baselli in più e può contare sempre sui gol di Quagliarella, quindi per questo dico che sarà una grande partita. Lo spero veramente poiché sono due belle squadre da vedere".
Quali fra i nuovi acquisti di queste due squadre l'hanno colpita di più?
"Del Torino senza dubbio Baselli, non è stato una sorpresa, però una conferma che mi ha veramente stupito. Della Sampdoria Eder, anche se non è un nuovo arrivo estivo, io ho giocato con lui ed era forte già tre-quattro anni fa e sono contento di quanto si sta affermando perché oltre ad essere un bravo ragazzo è anche un ottimo calciatore e poi Fernando, mi è piaciuto, è un giocatore interessante e poi ha grinta.

Direi che sono questi tre giocatori le sorprese positive di queste due squadre".
Il Torino finora ha conquistato punti sempre rimontando, è sintomo del carattere della squadra oppure è un campanello d'allarme da non sottovalutare?
"Tutte e due le cose, è positivo il fatto che la squadra abbia carattere, voglia di ribaltare la situazione e non abbattersi, però allo stesso tempo mettersi nella condizione di dover rimontare può rappresentare un campanello d'allarme e voler dire che ci sono delle cose da mettere a posto. Forse deve essere cambiata la mentalità in modo che sia da subito vincente e non dover prima prendere un pugno per poi rialzarsi e ripartire. C'è tutto il tempo per aggiustare questa situazione e se guardiamo la classifica non si può dire nulla al Toro perché è secondo e può solo migliorare".
Come potrebbe finire Torino-Sampdoria?
"Mah, mi auguro che ci siano tanti gol e spettacolo, poi io ho un cuore granata, anche se un pezzettino di cuore ce l'ho anche a Genova perché ho vissuto dei bellissimi momenti alla Sampdoria, ma poiché il Toro gioca in casa pero che vinca".
Cambiando argomento e parlando di lei e del Chieri, che prospettive avete per la stagione?
"Mercoledì abbiamo pareggiato due a due con il RapalloBogliasco ed è stata una partita un po' sofferta e nelle precedenti due gare ne abbiamo vinta una e pareggiata l'altra. Siamo una squadra nuova e puntiamo in alto e seriamo di riprenderci già oggi che dobbiamo disputare una partita importante contro la Lavagnese e conquistare punti".
Lei può apportare un grande contributo d'esperienza alla squadra visti i trascorsi che ha nel calcio italiano. Si sente responsabilizzato?
"Certo, sono il capitano e cerco di trasmettere soprattutto esperienza e dare consigli apportando ovviamente anche il mio contributo in campo più che mai, anche perché la voglia di giocare è ancora tanta per cui spero di poter fare bene".
Quali sono gli obiettivi stagionali del Chieri?
"L'obiettivo è di piazzarci più in alto possibile in classifica, la società è ambiziosa e vogliamo cercare di fare il salto di categoria (attualmente il Chieri è in serie D, ndr) e speriamo di riuscirci, ma è ancora presto per dirlo dopo tre partite, al termine del girone d'andata si potranno fare calcoli, però l'obiettivo è salire di categoria".