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Signori a Sportitalia: "Non esistono intercettazioni su di me"

Signori a Sportitalia: "Non esistono intercettazioni su di me"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 14 ottobre 2015, 00:092015
di Ivan Cardia

Ospite di Sportitalia, l'ex attaccante, tra le tante, di Bologna e Lazio, Giuseppe Signori, racconta la sua verità sulla vicenda calcioscommesse che lo ha interessato da vicino. Ecco un estratto dal nostro live TMW: "Si è trattato di un'indagine nata dalle intercettazioni, ma io non sono mai stato intercettato. Parlano altri soggetti che si riferiscono a me, già dire convincere vuol dire che non ero nel sistema. I commercialisti? Loro sono quelli che sostanzialmente parlavano di me, il fatto di non averle personalmente significa che non era possibile fossi il capo. Ringrazio quei pochi che mi sono stati vicini negli ultimi anni, ma gli amici sono quelli nelle difficoltà. Molti sono scappati, ma questo fa parte del gioco. Sono tornato a parlare perché vedo un cambiamento di come mi affronta la gente. Dopo quattro anni e mezzo dalla vicenda la gente si è resa conto che qualcosa di strano e non vero c'è. A me piace scommettere, quando non tesserato uno può fare quello che vuole dei suoi soldi.

Era un giochino, un divertimento come tanti altri. Passare da scommettere in modo lecito oppure vendersi o comprare le partite, beh, ce ne passa insomma. Tocca conoscere le persone. Il capo degli zingari non lo conoscevo, non avevo rapporto con Mauri se non perché giocava. Io avevo solo rapporti con i commercialisti, è là che nasce l'associazione essendo più di due elementi. Due, tre, quattro mila euro tranquillamente. C'è chi piace fare altre cose, a me garbava scommettere. La maggior parte degli italiani lo fa, è un modo per tante persone per guadagnare".