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Sorrento, Chiappino: "Consapevole di essere in discussione"

Sorrento, Chiappino: "Consapevole di essere in discussione"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Decicco/TuttoLegaPro
lunedì 25 novembre 2013, 07:102013
di Stefano Sica

"C'è poco da dire: la nostra situazione sta prendendo una china pericolosa". Luca Chiappino, tecnico del Sorrento, non usa giri di parole per commentare il momentaccio rossonero dopo la vittoria esterna del Martina ai danni della sua squadra (1-0). "Si producono energie, si spende tanto, ma non si concretizza nulla - esordisce -. Poi veniamo puniti sistematicamente alla prima occasione che i nostri avversari creano. Anche col Martina abbiamo avuto il predominio del match, sbagliando però l'ultimo cross o il passaggio più semplice. Nel primo tempo abbiamo fatto bene e non ricordo una sola parata del nostro portiere. Arrivavamo facilmente negli ultimi metri. Però abbiamo commesso errori banali, affrettando spesso alcune giocate. Tutto questo è conseguenza della poca serenità che ci penalizza, dovendo per forza vincere pur di uscire dal momento no. L'espulsione di Danucci? Non cerco alibi, stavolta all'arbitro non si può dir nulla. Ciro è un giocatore esperto che non può rimediare in questo modo un'ammonizione e un'espulsione in pochi secondi. Ma, ripeto, tutto ciò è figlio della tensione delle ultime gare e della mancanza di risultati. Perdere in casa 5 gare su 7 è tanto. Ma magari è il frutto di un atteggiamento offensivo che finisce per farci rischiare qualcosa in più.

Ho messo a Foggia Canotto come punta centrale perché ritenevo che in quel contesto potesse attaccare meglio la difesa avversaria. Il tema tattico col Martina era diverso. Benci non ha giocato perché non si è allenato durante la settimana svolgendo solo la rifinitura del sabato. Non potevo rischiarlo, considerate anche le condizioni climatiche non favorevoli. Lui ha avuto un problema muscolare che suggeriva cautela. Se sono in discussione? Fa parte del calcio, ne sono consapevole. Mi sento in discussione e credo che questo sia anche il sentimento dei miei calciatori. Ma ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. So che in settimana si impegnano al massimo, si allenano con scrupolo e con la giusta determinazione. La squadra ha i mezzi per riprendersi. Dobbiamo solo crederci tutti. Logicamente devono farlo prima i giocatori, che sono gli interpreti principali di questo lavoro e quelli che scendono in campo".