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Tagliavento in serata no: il Franchi vede (anche) l'arbitro protagonista

Tagliavento in serata no: il Franchi vede (anche) l'arbitro protagonistaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 23 dicembre 2016, 13:182016
di Marco Frattino

Una gestione di gara tutt'altro che perfetta per l'arbitro Paolo Tagliavento, direttore di gara che ieri sera - insieme ai suoi collaboratori - ha scontentato entrambe le parti in campo al Franchi. Fiorentina e Napoli, infatti, hanno avuto da recriminare per le decisioni del fischietto di Terni, subito impegnato dopo poco più di quaranta secondi per un intervento di Raul Albiol tutt'altro che meritevole di cartellino giallo. Stesso discorso per Nikola Kalinic, fermato con una eccessiva ammonizione due minuti dopo.

Una direzione arbitrale che ha provato subito a mettere le cose in chiaro, senza riuscirci più di tanto. Perchè Tagliavento è tornato nel mirino della critica al momento della rete di Insigne (partito in leggero fuorigioco sul passaggio di Hamsik, ma qui è mancata la segnalazione dell'assistente Vuoto) ma soprattutto per la decisione legata all'attaccante croato allo scadere della prima frazione: il numero 9 viola cade di fronte Reina, senza alcun contatto tra i due. La punta si rialza, ammette che non c'è stato il fallo del portiere e riceve la grazia del direttore di gara. Che, con l'ausilio di Orsato, ha poi lasciato proseguire ammonendo l'estremo difensore azzurro. Una decisione che ha pesato sull'economia del match in quanto il croato ha poi guadagnato la punizione che ha permesso ai viola di pareggiare i conti. Giusta, invece, la segnalazione sul penalty assegnato al Napoli al 93': ingenuo Salcedo ai danni di Mertens. Ma la direzione di Tagliavento non ha convinto, da una parte e dall'altra. In un certo senso ne ha beneficiato lo spettacolo: il 3-3 finale regala un Natale abbastanza sereno a Sousa e Sarri. Da dimenticare, invece, per il fischietto classe '72.