TMW - Gasperini: "In Italia la simulazione viene premiata, è un problema"
Presente ad Amalfi per il 'Football Leader', in occasione del convegno "Il rapporto tra arbitri e allenatori. Riflessioni e approfondimenti", il tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini ha parlato a chi gli chiedeva dell'operato dei direttori di gara in campo. "In questi ultimi anni è migliorato il rapporto tra allenatore e arbitro. Rispetto a tanti anni fa, c'è più comprensione dovuta al lavoro di tutti e si vedono meno episodi eclatanti. L'allontanamento dei mister, spesso, sono frutto della comunicazione col quarto uomo. Ma a volte viene da dire qualcosa di male anche verso il proprio calciatore, quando sbaglia. Sotto l'aspetto tecnico c'è evidenza sulle simulazioni, che è colpa soprattutto dei calciatori, ma anche della materia legata alla gestione dei cartellini sui contrasti. Per me, il contrasto è un gesto tecnico fondamentale e una bellezza del calcio. È stato penalizzato il contrasto scivolato, ma anche altri tipi di contrasti spesso vengono puniti.
C'è incertezza in quanto uno stesso contrasto può essere punito, non punito, oppure punito col giallo. Questo è il tema più difficile, oggi, insieme alle simulazioni. Spesso mi sono trovato a discutere per degli episodi, il problema è che lo stesso intervento viene interpretato differentemente in base a dove si gioca. A Milano, Torino o Napoli. Serve un regolamento più credibile e più certo possibile, per quanto riguarda gli episodi e il gioco del calcio. La gente è disorientata, la simulazione viene premiata. Oppure la gente reclama un rigore assurdo, abbiamo bisogno di recuperare cultura calcistica. A volte ho delle sensazioni capovolte, se è fallo o meno. Se un intervento è da giallo o meno", ha detto il mister del grifone.