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TMW LA MARSA - Moggi: "Juve non sia l'alibi dei perdenti"

TMW LA MARSA - Moggi: "Juve non sia l'alibi dei perdenti"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Porta/PhotoViews
martedì 21 marzo 2017, 16:242017
di Alessio Alaimo

A “La Marsa Football Conference” è il momento di un grande ospite illustre, forse il più atteso, Luciano Moggi. L’ex dirigente sportivo e manager calcistico italiano ha subito iniziato parlando della sentenza che ha decretato la radiazione dal mondo del calcio. “Non ho ancora ricevuto nessuna sentenza. Bisogna ancora aspettare per parlare di sentenza definitiva. Possono credermi oppure no, ma non auguro a nessuno di trovarsi nella mia stessa situazione”. Da un argomento a un altro. Aneddoto molto curioso riguardo all’acquisto da parte del Palermo di Javier Pastore.“ Ricordo che andai a cena con Zamparini e Ancelotti e l’ex tecnico del Milan ci confidò che voleva prendere Pastore. A fine serata il patron Zamparini chiamò subito Sabatini e gli disse di prendere ad ogni costo il calciatore argentino. Dopo poco tempo Pastore arrivò in Sicilia e fece le fortune del club di Viale del Fante. Dal 2006 al 2008 - svela Moggi - ho lavorato in sintonia con l’imprenditore friulano, fino a che non litigai con Ballardini. Zamparini mi chiedeva come avrei disposto la squadra in campo e il tecnico ravennate non la prese benissimo. Da quel momento ho deciso di rimanere amico con Zamparini, mettendo un punto al rapporto lavorativo. È stata comunque una bellissima collaborazione, sono contento di aver contribuito a fare raggiungere al club rosanero traguardi importanti. Mi auguro che il Palermo possa salvarsi.

Futuro? Mi limito a dare consigli, niente di più. A dire il vero – confessa – mi chiamano un po’ tutti i club per avere qualche consulenza. Dopo tanti anni posso permettermi di dire che ne capisco qualcosa di calcio. Sudditanza da parte degli arbitri? La Juventus è l’alibi dei perdenti. Chiunque perde, prende sempre di mira il club bianconero. Bisogna provare a crescere sotto questo punto di vista in Italia. Il mercato è cambiato tantissimo nel corso degli anni. Adesso c’è molta più comunicazione ed è quasi impossibile lavorare sottotraccia”. C’è tempo anche per un retroscena molto curioso. “Montero era davvero a un passo dall’Inter. Riuscì a portarlo alla Juve quando i suoi procuratori erano già all’interno della sede del club neroazzurro. È stato un colpo molto importante per la Juve perché stiamo parlando di un giocatore molto professionale. Il mio segreto? Comprare giocatori forti. Nedved, Zidane, Ibra, Buffon, Inzaghi,soltanto per citarne alcuni, sono tutti grandissimi campioni”.