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TMW - Pisacreta: "Tra gli arbitri c'è stress, in Italia siamo all'avanguardia"

TMW - Pisacreta: "Tra gli arbitri c'è stress, in Italia siamo all'avanguardia"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 24 maggio 2016, 19:332016
di Marco Frattino
fonte Dai nostri inviati ad Amalfi, Lorenzo Marucci e Marco Frattino

Presente ad Amalfi per il 'Football Leader', in occasione del convegno "Il rapporto tra arbitri e allenatori. Riflessioni e approfondimenti", il vicepresidente dell'AIA Narciso Pisacreta ha parlato a chi gli chiedeva dell'operato dei direttori di gara in campo. "Quando si parla di un arbitro, si parla sempre degli errori. Mettendoli ovviamente a confronto con moviole e video. Sono qui a rappresentare lo sforzo comune dell'insieme, vorrei avere il calcio migliore della società civile. A volte si vedono azioni o rigori sbagliati ma un tecnico sa che fa parte del calcio, vorrei che un allenatore possa vedere un rigore assegnato a sfavore come parte del calcio. Non è facile fare l'arbitro, ci sono direttori di gara italiani in finale di Champions, dell'Europeo o del Mondiale. Stesso discorso per i tecnici, che vincono all'estero. Ammonizioni? In Inghilterra c'è un sistema diverso, c'è una notifica. Si chiama il calciatore, l'arbitro ci parla giustificando il motivo della punizione e alza il cartellino. I sistemi sono in base alle culture e alle reazioni dei calciatori.

Arbitri? In Italia siamo all'avanguardia, pronti alla sperimentazione. Quando io ero ancora in campo, provammo il doppio arbitro in Coppa Italia. Gol/non gol? C'è il 2% di errore, ma lo accettiamo. È in base alla situazione, se il portiere copre tutto il pallone si può prendere una decisione errata. Ma non è colpa di nessuno. È difficilissimo giudicare un arbitro, quando in tv si vede un solo errore, noi ne vediamo dieci. Parlo da tecnico, la nostra associazione è aperta con 35 mila affiliati. Ma ogni anno ci sono 5 mila avvicendamenti, anche in Serie A ci saranno avvicendamenti. Come tutti gli anni, quelli meno bravi e meno pronti saranno avvicendati. Ma non è una novità, però bisogna dirlo. Abbiamo aumentato il reclutamento.

Immaginate lo stress di un arbitro? È qualcosa di incredibile, perché ha la tensione della gara e vuole fare bene. Quando ero nelle categorie inferiori, a volte mi sono chiesto 'ma chi me lo fa fare di stare qui per fare al meglio il mio dovere e venire criticato da ogni parte?'. Ma la risposta arriva nello stesso momento, perché c'è la passione del calcio. L'arbitro aumenta la conoscenza di sé stesso, un direttore di gara non è contento se espelle un calciatore o un allenatore. Ma lo stress di calciatori e allenatori c'è anche negli arbitri, senza avere reazioni. Perché se c'è una reazione, si finisce di arbitrare. Ma non solo in Serie A, in tutte le categorie", ha detto.