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TMW RADIO - Abodi: "Riduzione squadre? Serve più dialogo tra leghe"

TMW RADIO - Abodi: "Riduzione squadre? Serve più dialogo tra leghe"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 16 gennaio 2017, 16:092017
di Ivan Cardia

Protagonista in quel di Coverciano nel conseuto incontro fra arbitri, capitani, allenatori e dirigenti di Serie B, il numero uno di Lega B Andrea Abodi ha affrontato diversi temi ai microfoni di TMW. Si parte dal ruolo della tecnologia nel calcio: "Finché non ci sarà pienamente disponibile la tecnologia, la miglior tecnologia rimane l'uomo. Sappiamo di poter migliorare e molto può dipendere da come le categorie collaborano in campo".

Un bilancio di questo incontro odierno?
"È stato l'incontro in cui ci siamo detti più cose. E questo induce a essere fiducioso: a fronte di qualche errore che continuerà purtroppo a esserci respiriamo un po' di diffidenza da parte del pubblico. Noi siamo una tappa di transito: non tutti saranno promossi, dobbiamo far sì che anche il pubblico maturi da questo punto di vista".

Quali saranno gli impegni della Lega B per il 2017?
"Il tassello giusto è quello di migliorare i nostri impianti. Sugli altri fronti il miglioramento si registra anche a livello numerico: penso al riaprirsi di un canale di trasferimento tra Serie A e Serie B che prima era asfittico. Manca il ricambio delle strutture e anche degli impianti di allenamento. Abbiamo sei progetti in essere con B Futura, ne arriveranno altri sei. Manca il cantiere".

A quando il primo?
"A breve aprirà il primo, che sarà sicuramente Cagliari. C'è ancora tanta burocrazia: l'auspicio è che quei due articoli sullo sviluppo dell'impiantistica in generale possano diventare una legge ancora più efficace. Merito al governo, speriamo che questi due articoli diventino qualcosa che sburocratizzino le procedure. Il salto di qualità avverrà quando gli stadi saranno moderni, tecnologici e senza barriere".

In Serie A si parla della scarsa competitività delle ultime tre. Ridurre il numero delle squadre può essere una soluzione?
"È una combinazione di vari fattori: abbiamo intrapreso un discorso di collaborazione con le altre leghe, in particolare con la Lega Pro e forse anche con la Lega Dilettanti. Speriamo di avere la forza necessaria dopo la prossima tornata elettorale. Penso che il problema sia la redistribuzione delle risorse. Noi non vogliamo essere di disturbo: vogliamo consentire ogni anno a tre squadre di essere a loro agio. Manca un dialogo che punti a un miglioramento nella qualità della transizione da una lega all'altra. Deve esserci compatibilità fra categorie vicine. Il dialogo è mancato, la Federazione dev'essere più incisiva da questo punto di vista".

Oggi era presente anche Giuseppe Corrado, nuovo proprietario del Pisa.
"È stata l'unica citazione diretta che ho fatto: ci tenevo che vi fossero Corrado e Ferullo, il nuovo presidente del Latina. Noi dobbiamo consentire al calcio di essere più dinamico possibile: il ricambio imprenditoriale porta nuove idee e motivazioni. Quando il calcio si stabilizza troppo subentra un po' di stanchezza. L'esperienza del Pisa, ma anche quella del Latina, hanno dimostrato quanto sia importante che la Lega abbia un ruolo attivo".