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TMW RADIO - Baiano: "Fiorentina, bene Sousa. Napoli, difficile rinforzarsi"

TMW RADIO - Baiano: "Fiorentina, bene Sousa. Napoli, difficile rinforzarsi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 1 giugno 2016, 16:542016
di Marco Frattino

Ha giocato anche con le maglie di Napoli, Foggia e Fiorentina, collezionando inoltre due presenze con la Nazionale italiana. Adesso Francesco Baiano ha affrontato diversi temi legati al calcio italiano attraverso il microfono di TMW Radio.

Napoli l'anti-Juve della prossima stagione? "Gli azzurri hanno offerto un campionato strepitoso, anche grazie all'arrivo di Sarri che ha portato una organizzazione diversa. Il gap s'è accorciato, ma dall'altra parte c'era una squadra partita con i favori del pronostico. La Juve ha vinto nonostante abbia regalato le prime dieci giornate, ha vinto tantissime gare non lasciando spazio alle rivali. Grande merito alla Juve, ma anche al Napoli e alla Roma dall'arrivo di Spalletti".

Cosa manca al Napoli? Dove bisogna rinforzare la squadra? "Manca un centrale difensivo, ma non perché i titolari non siano all'altezza. Stesso discorso per i terzini e per un centrocampista. Serve anche un altro attaccante di livello mondiale. Rinforzare questo Napoli non è semplice, per farlo servirebbero profili davvero importanti".

C'è qualche nome interessante per gli azzurri? "Bisogna prima di tutto riconfermare i migliori, non si può pensare alla cessione di Higuain. Resta uno dei top player del nostro campionato. Confermando l'argentino e gli altri calciatori importanti, poi si penserà a rinforzare la squadra. I calciatori idonei però costano tanto e hanno ingaggi che le squadre italiane non possono permettersi".

Passiamo invece alla Fiorentina. La vera Viola è quella del 2015 o del 2016? "Una via di mezzo, vivo a Firenze e seguo molto la Fiorentina. La partenza sprint ha un po' illuso, ma è normale pagare dazio quando non si è attrezzati per tenere il passo delle big. La Fiorentina ha pagato a caro prezzo il fatto di non aver rinforzato quello che aveva a disposizione. La sessione invernale di mercato non è semplice, i ritocchi che dovevano essere fatti per migliorare la squadra non ci sono stati".

Paulo Sousa ideale per la Fiorentina? "Credo che sia molto preparato, al di là del girone di ritorno non all'altezza dell'andata. Ci sono delle attenuanti, la rosa era da quarto-quinto posto e l'obiettivo è stato raggiunto. Alcuni calciatori determinanti hanno avuto un calo fisico, è normale perché i giocatori non sono macchine. Hanno momenti al top e altri di scarsa brillantezza. Senza avere possibilità di cambiarli, si paga in termini di risultati. Sousa ha fatto un buonissimo lavoro, è giusto che il club riparta da questo allenatore".

Si sarebbe aspettato la convocazione di Bernardeschi? "Le convocazioni, in generale, non mi hanno sorpreso. Nemmeno quella di Bernardeschi. Ha offerto un campionato strepitoso, il carattere di questo ragazzo ha fatto la differenza. Prima giocava offensivo nel 4-3-3, quest'anno ha fatto l'esterno a tutta fascia. S'è adattato molto bene".

Come ha visto finora il Foggia? "De Zerbi ha fatto un lavoro strepitoso, ma non bisogna dimenticare il campionato dell'anno scorso. S'è migliorato ulteriormente portando la squadra a giocarsi l'accesso alla Serie B, sarebbe un grande traguardo per la società e per la piazza. Vedere il Foggia in B sarebbe bellissimo, ma tutto parte dal lavoro. De Zerbi ha fatto un lavoro importantissimo".

Tra Foggia e Pisa chi vede favorito per la B? "Direi 50% di possibilità a testa, giocano un calcio diverso tra loro. Sembra quasi di vedere la finale di Champions, non sarà semplice per nessuna squadra. Certamente vedremo gare molto importanti".

Si investe poco nei settori giovanili. "In Italia non mancano i talenti, ma manca il coraggio. È un'altra storia. Parlando degli altri campionati europei, vediamo squadre che giocano in Champions con ragazzi del '96, '97 e '98. Questo fa capire che all'estero hanno la pazienza di aspettare i giovani. Hanno bisogno di maturare con tranquillità. Ne vediamo giocare troppo pochi in squadre importanti, a discapito di stranieri che spesso non solo all'altezza".

Il Crotone ha conquistato la Serie A. Può essere da esempio per il nostro calcio? "Sì, il Crotone ha uno dei migliori ds in assoluto. Quello calabrese è un programma che parte da lontano, ha sempre cercato ragazzi di qualità. Poi, con la tranquillità della piazza e la competenza dello staff, ha concretizzato un sogno. Quando si ha una società solida e si affida la squadra a persone competenti, arrivano questi risultati".