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TMW RADIO - Berni racconta: "La figura più atroce l'ho fatta con Paolo Rossi"

TMW RADIO - Berni racconta: "La figura più atroce l'ho fatta con Paolo Rossi"TUTTO mercato WEB
mercoledì 7 settembre 2016, 16:442016
di Chiara Biondini

Fabrizio Berni ex difensore della Fiorentina, Genoa, Cesena e Pistoiese nel corso della trasmissione serale Quelli della Notte su TMW Radio, ha ripercorso alcuni epidosi della sua carriera calcistica.

Hai avuto tanti allenatori, il primo Oronzo Pugliese che hai avuto alla Fiorentina all'inizio degli anni '70, ce n'è da raccontare?
"E' un personaggio curioso, ora sarebbe impensabile un allenatore fatto in casa, come era Pugliese, che ricordo andavamo in ritiro a Montecatini con la Fiorentina, era un anno molto pericoloso quasi in fase di retrocessione e per dosare la quantità di vino a tavola aveva predisposto al posto di ciascun giocatore una bottiglietta di Coca Cola vuota, che faceva riempire a pranzo e a cena da Raveggi con un po' di vino e quella doveva essere la quota per ciascuno. Poi però in camera viaggiavano bottiglie di vino oppure prima di andare a letto passava in tutte le camere, e in quelle di Vitali e Mariani che erano notoriamente dei grandi fumatori ,entrava per sentire se c'era odore di fumo. A me e Galdiolo dopo l'allenamento, ci metteva con il magazziniere con una cesta di palloni, ce li buttava in aria di rigore e noi colpendoli al volo dovevamo buttarli direttamente in curva".

Visto che hai avuto modo di marcare vari attaccanti tra i più importanti degli anni '70 da Chinaglia a Paolo rossi, passando per Altobelli e Gigi Riva, chi ti ha creato più problemi in assoluto?
"La figura più atroce l'ho fatta con Paolo Rossi, giocando in casa contro il Vicenza in contropiede, io come libero avevo Claudio Onofri, e Rossi ebbe vita facile e perdemmo il 31 dicembre 2-0 in casa e mi fece passare uno dei capodanni più tristi della mia carriera professionale. Mi sono rifatto nel girone di ritorno perché Simoni mi ripropose di marcare Rossi a Vicenza dicendo che avrei fatto una grande partita e così è stato. Senza ombra di dubbio il più grande attaccante che io abbia mai marcato è Gigi Riva".

Pistoiese ci puoi raccontare qualche cosa su Luis Silvio, che quando arrivò il brasiliano sorprese tutti in negativo
"Era un giocatore modesto, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tecnico. Arrivò impreparato per il calcio italiano, anche un po' immaturo come persona, molto esile e fragile. Alla prima partita con noi lo schierarono centravanti nella formazione dei ragazzi e io ero lo stopper e io allora marcavo a uomo e sono stato tutto il tempo a stretto contatto con lui e non era abituato. Andò a lamentarsi dall'allenatore e da lì capimmo che era molto lontano dal calcio europeo".

Nel video pubblicato su FB nella pagina di Tuttomercatoweb.com, al minuto 18 puoi ascoltare l'intervista

#QuellidellaNotte con Carlotta Romualdi e Lorenzo Marucci

Pubblicato da Tuttomercatoweb.com su Martedì 6 settembre 2016