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TMW RADIO - Bucchioni: "Jovetic isolato, Sousa non l'avrei riconfermato"

TMW RADIO - Bucchioni: "Jovetic isolato, Sousa non l'avrei riconfermato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 19 dicembre 2016, 12:592016
di Chiara Biondini

L'editorialista di Tuttomercatoweb.com, Enzo Bucchioni è intervenuto questa mattina ai microfoni di TMW Radio, commentando le partite di campionato del fine settimana.

I giornali scrivono, Giorgio Diego Armando Mertens...
“Sono 30 anni che cercano un Maradona, ad altezza ci siamo, anche in qualche giocata, qualche gol di ieri lo può ricordare, però stiamo calmi. L'entusiasmo lo capisco, il Napoli sta giocando un calcio meraviglioso e straordinario, sono al massimo della condizione e buoni giocatori raggiungono vette inaspettate, perché hanno una squadra dietro che gioca a memoria che li mette in condizione di fare tutto il meglio del loro repertorio. Come Mertens che nelle ultime tre gare ha segnato 8 gol, Maradona però è un'altra cosa”.

Più Roma o Napoli per accorciare le distanze?
“Più Napoli, ha più personalità e ha anche più panchina, che conta moltissimo nel nostro campionato, visto che ci sono tanti impegni. Abbiamo visto in che difficoltà è andato Spalletti sabato contro la Juventus, perché a centrocampo gli mancavano soluzioni. Senza Florenzi e Paredes ha giocato Gerson, e che forse per certi livelli nervosi non è abituato. Mentre Sarri di soluzioni ne ha molte, alcune da scoprire, Diawara è un mese e mezzo che gioca ad alti livelli, giocatori come Rogg che non abbiamo ancora visto, invece secondo è una risorsa importante. L'unica cosa che può succedere è che il Napoli possa essere distratto più avanti dalla sfida Champions, con tutto il contorno di attesa,. In assoluto penso sia il più attrezzato”.

Pavoletti? Voglio vedere quanto tempo ci metterà per ambientarsi, Sarri è molto rigido su questo: Diawara ci ha messo quattro mesi per inserirlo. L'allenatore andrà avanti con questo 4-3-3, con i falsi nueve in attacco e Pavoletti lo inserirà gradualmente, almeno che non si dimostri pronto anche a livello tattico. Quando tornerà Milik poi staremo a vedere dopo infortuni importanti, il decorso e il recupero non è così facile, ci sarà molta cautela”.

Sensazione che il terzo posto della Lazio sia provvisorio?
“Il terzo posto non saprei, il Napoli e la Roma hanno qualcosa in più in questo momento, però la Lazio la sua posizione è quella non sta rubando niente a nessuno, non è neanche una sorpresa. Un anno e mezzo fa ha giocato il preliminare di Champions, la squadra è la stessa ed è stata migliorata i alcuni reparti ha trovato un allenatore che è riuscito ad entrare nello spogliatoio e creare un gruppo importante, La Lazio resterà in questa zona classifica”.

Quanto paga Felipe a giocare nel 3-5-2 da esterno di centrocampo?
“Chiedi a un cavallo di razza di fare il cavallo da tiro, è sempre un pochino complicato mentalmente. Quando ci riesci vuol dire che sei pronto, lo fa da diverse partite torna moltissimo, anche perché se non lavori per la squadra oggi non diventi un grande giocatore. Questo ragazzo si deve adattare e sa che in questo momento Inzaghi gli chiede questo. In futuro tornerà a fare quello che sa fare meglio. Penso anche a Keità che è diventato quasi disciplinato, la mano da allenatore si vede”.

Sousa, sembra stia perdendo un po' il manco...
“Non da oggi, io non l'avrei riconfermato, non perché non sia un buon allenatore, lui cerca di insegnare un livello tecnico troppo complicato per quello che è il livello tecnico della squadra. Lui aveva rotto con la società con le critiche insistenti alla società, ora non le fa più. Con Corvino hanno cercato di recuperare, ma quando si rompono certe situazioni tanto valeva mandarlo via in estate e iniziare con un nuovo tecnico un nuovo progetto. Non mi sembra avere grandi motivazioni, la squadra sbaglia approcci alle partite, poi cerca di rimediare nel secondo tempo, ma è troppo tardi. Sousa mi pare che sia alla fine del ciclo con la viola...in certi casi buttare via dei soldi può essere necessario. Se può precipitare la situazione da qui alla fine del campionato? Secondo me no, Corvino sta preparando la rivoluzione per giugno, però bisogna vedere fin dove precipita la situazione. La Zona retrocessione mi sembra appannaggio già di alcune squadre, e quindi è questo limbo che fa paura, non deve esistere a Firenze proprio per cultura”.

Inter? Di lavoro ce n'è tanto da fare, erano tre mesi che non vincevano fuori casa, e questo è importante. L'assetto di squadra si sta cercando, e alcuni giocatori sono ben fuori da una condizione accettabile, penso a Perisic e Brozovic, Candreva invece è cresciuto. Trovare un assetto non è facile. Con convinzione e voglia di credere in quello che fa è una squadra che può lottare ancora per zona Europa League. Poi c'è il mercato di gennaio, le risorse nel club ci sono, rispetto ad altre squadre. La proprietà è solida hanno le idee chiare su quello che deve fare, se riescono a vendere 4-5 giocatori in esubero e comprare un centrocampista che sappia ragionare, un difensore centrale e un esterno, la squadra la migliori subito”.

Inter che sfiderà la Lazio, ma scoppia il caso Jovetic..
“Due anni fa era un giocatore che era al City, era partito dalla Fiorentina per diventare un campione,le caratteristiche tecniche le aveva tutte, forse è mancato dal punto di vista caratteriale, ha sempre fatica a lottare per il posto e a mettersi in gioco. Ha grande risorse dal punto di vista tecnico, però ha questo limite e anche nello spogliatoio forse non ha il carisma, mi sembra un po' isolato, lo era a Firenze anche da ragazzo il carattere non si cambia, in questa situazione se non c'è un allenatore che lo valorizza e non lo vede, è destinato a perdersi, quindi tanto vale cederlo. Ha un ingaggio troppo alto per tornare a Firenze e della sua categoria la viola ne ha a sfare. Forse andrà in Spagna, campionato meno intenso dal punto di vista fisico”.

Ljajić criticato da Sinisa? Mihajlovic lo sa che il punto debole di questa squadra è la difesa, quindi un è po' di accortezza in più ci vorrebbe. Il Torino è un ottima squadra dovrebbe chiudere gli spazi, ma l'allenatore cerca di sfruttare la qualità offensiva, però i limiti difensivi così contro squadre che giocano veloce, palla a terra come il Napoli, sono evidenti. Qualcosa ha sbagliato anche l'allenatore per la formazione, mettendo giocatori fuori da troppo tempo, che non hanno il ritmo partita e ieri ne ha messi tre insieme. Ljaic è un eterna promessa, ha colpi eccezionali, ma su 38 partite te ne farà 10 di grandi livello, 15 buone e le altre devi andare a cercarlo su chi l'ha visto e il calcio di oggi, non si può permettere certi giocatori”.