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TMW RADIO - Bucchioni: "La Favola di Totti è la grande sconfitta della Roma"

TMW RADIO - Bucchioni: "La Favola di Totti è la grande sconfitta della Roma"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 16 settembre 2016, 12:532016
di Chiara Biondini

L'editorialista di tuttomercatoweb.com, Enzo Bucchioni è intervenuto ai microfoni di TMW Radio questa mattina, per fare il punto della situazione sulle ultime gare europee disputate.

Conferma del Sassuolo
"Una favola straordinaria che non finisce mai, però siamo davanti ad una realtà figlia di un lavoro che dura da anni, con un modo di fare calcio, innovativo e intelligente senza mettere grandi risorse e andando a cercare giovani. Esce fuori l'importanza di mister Di Francesco, che ha saputo dare gioco a questa squadra, motivazioni e degli ideali. Ieri sera battere il Bilbao è stata un'impresa, due anni fa eliminò il Napoli nei preliminari di Champions".

Inter
"Non ha società... questi cambi che ci sono stati negli ultimi 3 anni, dall'addio di Moratti in poi. I cinesi sono appena arrivati e forse non hanno ancora capito che non devono spendere subito 80 milioni per due giocatori, ma devono fare una grande società organizzata, che sia punto di riferimento per i giocatori e l'allenatore. Che sia lì nel bene e nel male a dettare la linea, perché solo così puoi crescere. I giocatori fanno quello che vogliono sennò e poi si permettono di fare una prestazione come quella di ieri sera. Questa fase di transizione è veramente deprimente. L'allenatore non può essere lasciato da solo, è un mese che è in Italia, come fa a capire certi meccanismi?! Il turnover che ha fatto ieri sera è stato devastante, della squadra che ha appena cominciato a giocare assieme, e che ha fatto qualcosa di positivo nell'ultima giornata, mi cambi 7 giocatori? Incominci a lavorare con un gruppo nuovo? Almeno resta con la base di domenica. Felipe Melo m chiedo se sia ancora un giocatore di calcio, cosa c'entri con l'Inter. Brozovic poi che voleva andare via, giocando in quel modo lì, il dispetto se lo fa prima per se stesso."

Roma
"Hanno fatto sul mercato delle cose che non capisco, stimo Sabatini, ma anche lui qualche scivolata questo anno se l'è concessa. Doveva capire che c'era bisogno di un regista in mezzo al campo, di un giocatore che catalizzasse il gioco, che desse qualità. Sono costretti ad aspettare che il 40enne Totti risolva le partite. La grande favola di Totti di domenica scorsa, secondo me, è la grande sconfitta della Roma e del mercato e di Spalletti, costretto ad inchinarsi al giocatore che lui aveva fatto fuori, era convinto di farlo smettere di giocare. E' una situazione che la Roma pagherà con una società lontana".

A livello di mordente in giallorossi hanno davvero poco...
"Si manca anche personalità e quella la puoi acquisire, ma qui ci sono giocatori a cui non importa. Le ironie di Spalletti nascondo un po' un allenatore che si è arreso. Se perdi la battaglia con Totti hai perso tutto. Lui forse non ha capito che c'è un gruppo che si coagula intorno a lui e non c'è una società forte che lo protegge. Mi sembra un po' in difficoltà, è sempre stato un uomo con grinta e determinazione, ma ho la sensazione che la vittoria di Totti sia la sua sconfitta e da lì arriva tutto il resto. Spalletti poi ha tolto la fascia a De Rossi...pensando ad una Roma senza Totti né lui, è una mossa ardita anche se forse era la strada giusta, perché loro sono due giocatori che rappresentano il passato e non possono essere il futuro,la società non gli ha permesso di farlo, perché la società si è piegata all'ambiente che vuole ancora questi giocatori in campo. Insomma è una squadra partita per vincere lo scudetto con grandi ambizioni e ora si ritrova in una situazione di difficile gestione dello spogliatoio".

"Bernardeschi? La sensazione è che il giocatore si sia montato la testa. Non lavora forse più con l'intensità di prima, con l'umiltà necessaria. E' un prospetto di giocatore importante, con caratteristiche buone ma il resto tocca a lui, ma si è fermato. Riparti se ti metti a disposizione dell'allenatore, senza contestare i ruoli assegnati. Il richiamo di Sousa è stato molto forte, lo schiaffo è stato pesante a cercare anche una reazione".