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TMW RADIO - D'Amico: "Criscito ritorno difficile. Giovinco-Italia, cosa fare di più?"

TMW RADIO - D'Amico: "Criscito ritorno difficile. Giovinco-Italia, cosa fare di più?"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 10 novembre 2016, 07:182016
di Marco Frattino

Andrea D'Amico, agente di numerosi calciatori come Sebastian Giovinco, Salvatore Bocchetti e Domenico Criscito, ha parlato attraverso le frequenze di TMW Radio.

Oggi è il compleanno di Del Piero, che ricordo ha di Alex? "Gli faccio tantissimi auguri, ha avuto una vita bellissima e gli auguro di trascorrere tantissimi anni con altri grandissimi successi. Alessandro è una persona speciale, gli auguro di essere felice con tutta la sua famiglia".

Qual è il momento che ricorda di Alex? "E' difficile selezionarlo, l'ho conosciuto da giovanissimo. L'ho accompagnato per gran parte della sua carriera, ricordo da quando vinse il Viareggio a quando ha esordito con la Juventus. Dagli scudetti alla Champions, passando per la Coppa Intercontinentale. Ricordo la vittoria del Mondiale, oppure l'infortunio del '98. Dopo tornò più forte di prima".

Passiamo a un altro suo assistito, Giovinco. Escluso dal ct Ventura. "Penso che in nazionale debbano esserci i migliori calciatori italiani, che fanno bene in Italia e all'estero. Senza fare tanti calcoli. Mi sembra di aver capito che nella testa del ct ci sia già una formazione, tanti calciatori non sono stati chiamati perché non sono una priorità del selezionatore. Questo sminuisce un po' la nazionale, cosa accade se poi un titolare non può giocare? Secondo me in nazionale devono essere chiamati i più forti. Poi, l'obbligo del selezionatore è quello di vedere i calciatori in giro per il mondo e di seguirli col suo staff. Giovinco è straordinario, l'anno scorso ha vinto tutto in Nordamerica. Ha fatto benissimo, ha fatto innamorare gli Stati Uniti. Ha fatto 35 tra assist e gol, cosa deve fare di più? Da noi siamo troppo autoreferenziali, quando in A ci sono gare bruttissime. Il calcio ormai è globale, lo dimostrano gli ultimi Europei in quanto Islanda e Galles sono arrivati lontano mentre Italia e Spagna sono tornate a casa. Sento giudizi su campionati minori, poi giochiamo in Russia e perdiamo. In Macedonia l'Italia stava perdendo fino a pochi minuti dalla fine, allora non bisogna essere autoreferenziali ma guardare tutti gli italiani in giro per il mondo. Chiamando, di conseguenza, chi gioca e i migliori in circolazione".

C'è la possibilità di rivedere Criscito in Italia? "In questo momento no, lo Zenit compete per vincere il campionato russo. A mio avviso non c'è questa prospettiva, loro il 20 novembre si fermano per la pausa invernale. Ogni anno quello di Criscito è un tormentone, ma il mercato va vissuto di momento in momento. Non si può fare una previsione".

E' stato vicino all'Inter? "Se vicino vuol dire che c'è stato interesse da parte dei nerazzurri, allora sì. Ma, per me, vicino vuol dire altro. Il Napoli? Ha avuto un interessamento, ma c'è differenza tra dire 'vicino' e un semplice interessamento".

Balotelli meriterebbe il ritorno in nazionale? "Mi sembra di aver capito che ogni ct voglia dare la propria impronta tecnica e tattica. Balotelli sta facendo meglio rispetto agli ultimi due anni, ma dipende dal lavoro che il ct chiede agli attaccanti. Se Giovinco è fuori dal giro perché gli attaccanti in MLS non lavorano in fase di non possesso come in Italia, questa è una riflessione che va fatta per qualsiasi altro attaccante. Aspettiamo, vediamo cosa accade. Una delle cose contestate a Balotelli era proprio il sacrificio e la voglia di mettersi a disposizione in un lavoro di copertura. Tornando a Giovinco, mi sembra un po' il ritornello che hanno subito un po' tutti i calciatori di qualità. Da Zola a Baggio, passando per Di Canio. In Italia, a volte, sembra che facciamo di tutto per trovare l'aspetto negativo di un calciatore. Poi questi vanno all'estero e deliziano il pubblico. Siamo esterofili, ma credo che ogni allenatore debba valorizzare il materiale a sua disposizione".